E’ stato il fisarmonicista Luigi Gordano, allievo del Conservatorio Martucci di Salerno, diretto dal professor Fulvio Maffia, a vincere il prestigioso “ Premio Nazionale delle Arti” (sezione Fisarmonica), istituito dal “Ministero dell’Università e della Ricerca”, riservato esclusivamente agli allievi di tutti i conservatori italiani. Il fisarmonicista, originario della provincia di Cosenza (Fagnano Castello), ha degnamente rappresentato il Conservatorio G. Martucci di Salerno, dove frequenta il secondo anno di biennio con il Maestro Giuseppe Scigliano. Dopo una prima selezione, effettuata online, Gordano è arrivato alla semifinale con altri otto musicisti che si è tenuta alla fine di maggio presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Caltanissetta. Per la finale sono stati selezionati Gordano e altri quattro musicisti che si sono esibiti nel concerto di premiazione tenutosi presso il “Museo Guglielmo Moncada” di Caltanisetta. Gordano ha eseguito con grande virtuosismo, in modo perfetto, tre brani di notevole difficoltà tecnica: la Romanza di F. Angelis; la Soirees de Vienne di J.Strauss/Y.Shishkin e la finale della Sesta Sonata di Anatoly .Kusyakov che richiede un’esecuzione molto precisa:” Ci sono parecchi salti da eseguire e la fisarmonica, a differenza del pianoforte, non consente di vedere le mani, e quindi i tasti, mentre suoni: c’è bisogno di una notevole memoria visiva e di uno studio approfondito e dettagliato”. Oltre alla pergamena e a un premio in denaro, offerto da alcune aziende fisarmoniciste, Gordano ha vinto anche dei premi in concerti da solista e/o con orchestra offerti dall’associazione musicale “A.M.A. Calabria”, dall’associazione “Anna Iervolino”, dall’Orchestra da Camera di Caserta e dall’associazione “Amici della musica” di Alcamo. Gordano, che lo scorso 21 maggio aveva vinto anche la prima delle sei borse di studio istituite dal “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto dall’avvocato Alberto Cerracchio, e assegnate ai migliori allievi del Conservatorio Martucci di Salerno, ha dedicato il premio al suo Maestro e alla sua famiglia. Il giovane fisarmonicista sta dedicando tutto se stesso alla musica e alla sua passione per la fisarmonica: il suo idolo è il pianista russo Daniil Trifonov; sogna di intraprendere la carriera concertistica:” La fisarmonica non è molto ascoltata nei teatri come lo è invece un violino o un pianoforte, anche se negli ultimi anni sta acquisendo una maggiore visibilità: molti si stanno accorgendo delle potenzialità di questo strumento che per certi versi è molto orchestrale; ha dei registri che ci consentono di richiamare il suono di un flauto o di un organo. Spero un giorno di potermi esibire nei teatri in giro per il mondo e di poter insegnare a tanti giovani come suonare questo strumento che è meraviglioso”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).
Aniello Palumbo