Quattro giorni di laboratorio per mettere in luce le capacità attoriali del cantante lirico, un recital costruito con le scene e le arie tratte dal repertorio operistico ed una tavola rotonda sulla legalità. Sono questi gli ingredienti del primo lungo fine settimana previsto nell’ambito della ventunesima edizione di “Luci della Ribalta”, la manifestazione organizzata dal Comune di Padula con il contributo della Regione Campania nell’ambito del Poc 2014-2020.
Da domani (giovedì 14 marzo 2019) e fino a domenica 17 marzo ci sarà OperaLab il laboratorio condotto dal regista Pasquale De Cristofaro e dal pianista Ernesto Pulignano. Il coordinamento didattico è seguito da Fulvio Maffia. Il percorso è stato studiato per riconoscere e riscoprire l’attorialità del cantante a partire dalle origini del melodramma fino ai nostri giorni. Centrale è la visione del cantante lirico come interprete (come un performer del teatro di prosa) di un personaggio inserito in un’azione drammatica, cui egli presta il suo corpo e la sua voce. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per essere nella condizione di avere consapevolezza del valore complessivo, vocale-gestuale, dell’interpretazione.
Venerdì 15 marzo, alle ore 10, sarà la legalità il tema del centro della tavola rotonda organizzata nella sala Sanseverino della Certosa in occasione dei 110 anni della morte di Joe Petrosino. Dopo i saluti istituzionali di Paolo Imparato, sindaco di Padula, e di Liliana Ferzola, dirigente scolastico dell’Istituto Onnicomprensivo di Padula, seguirà l’introduzione di Francesco Cardiello, segretario generale del Comune di Padula e gli interventi di Iside Russo, presidente della Corte di Appello di Salerno, e di Luca Masini, procuratore della Repubblica di Salerno. A moderare l’incontro sarà Filomena Chiappardo, assessore alla Cultura del Comune di Padula. Sabato 16 marzo, alle ore 18, spazio alla musica ed in particolare alle scene ed alle arie d’opera che per una sera trasformeranno la sala del refettorio dello storico sito di Padula in un auditorium d’eccezione. Per la costruzione del recital si attingerà alle pagine di Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini e Wolf-Ferrari. L’ingresso è gratuito.
IL PROGRAMMA COMPLETO. La “notazione mensurale bianca” sarà la traccia sulla quale gli studenti iscritti alla Masterclass di Marta Marullo si confronteranno dal 29 al 31 marzo. La sala del refettorio della Certosa diventerà aula e la Marullo fornirà agli iscritti una panoramica delle maniere con le quali è stata notata la musica tra il XVI ed il XVII secolo, con particolare riguardo alla notazione della polifonia vocale. La musica e le parole di Fabrizio De Andrè sabato 30 marzo, alle ore 18, riecheggeranno tra le mura del sito trecentesco. “Il poeta della canzone: ricordi e riflessioni per una lettura critica di Fabrizio De André” è il titolo scelto per la giornata in ricordo dell’anticonformista cantautore genovese. Un dialogo a più voci con Alfonso Amendola, Dario Zigiotto e Giovanni Vacca. Il Back Door Trio eseguirà alcune canzoni del repertorio dello stesso De André.
Ad aprile, e precisamente dal 5 al 7, ci sarà la seconda Masterclass. Questa volta si tratterà della Teoria e della Pratica della Solmisazione. Docente, Federico Del Sordo. Tra gli eventi di punta di questa ventunesima edizione del festival c’è senza dubbio il concerto del Coro del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma diretto da Franz Karl Prassl che si terrà nella chiesa di San Michele Arcangelo il 7 aprile, alle ore 19.30.
Venerdì 26 aprile, alle ore 21, musica in piazza a Padula per poi cedere il passo ancora allo studio con un Master su “Teoria e analisi musicale” che si terrà dal 26 al 28 aprile. Un incontro di studio firmato dall’Università della Calabria in collaborazione con il Gruppo di Analisi e Teoria Musicale (Gatm). Negli stessi giorni si terrà anche il seminario (Certosa di San Lorenzo, sala Sanseverino) su “L’organizzazione dello spazio sonoro nella polifonia del Cinquecento” con Daniele Sabaino dell’università di Pavia, la Masterclass su “Interpretazione e prassi del repertorio chitarristico” (Refettorio della Foresteria nobile) con Gianluigi Giglio e la Masterclass sull’”Interpretazione e pressi del repertorio per clarinetto” con Gaetano Falzarano.
Sabato 27 aprile, alle ore 18, la sala dei Granai diventerà un teatro per ospitare “La serva padrona” con le musiche di Antonello Mercurio, il libretto di Gennaro Antonio Federico, l’adattamento in napoletana di Antonio D’Alessandro. Uberto sarà interpretato da Nicola Ciancio; Serpina da Maria Cenname e Vespone da Pasquale De Cristofaro. Al pianoforte Ernesto Pulignano. La regia è di Pasquale De Cristofaro. Sarà la musica a chiudere domenica 28 aprile l’edizione 2019 di “Luci della Ribalta” con un concerto alle ore 12 nella sala dei Granai.