Il capogruppo regionale: “Il Comune della sindaca Appendino incasserà 380mila euro. Per Salerno pagano i cittadini”
“Oggi scopriamo che mentre per dieci anni Regione Campania e Comune di Salerno hanno versato ben 12 milioni di euro nella casse della Iren, la società che ha sistematicamente vinto l’appalto per l’evento Luci d’Artista, il Comune di Torino, amministrato dalla sindaca M5S Chiara Appendino, i soldi per lo stesso evento li intasca. E a elargirli, come denunciato oggi da Cronache del Salernitano, sarà, paradossalmente, proprio la Iren, la società per il Comune di Torino gestirà ben tre eventi per le festività natalizie. E che verserà nelle casse del Municipio del capoluogo piemontese la somma di trecentottantamila euro, in cambio della massima visibilità e della garanzia di un ritorno di immagine. In soldoni, per Salerno paga la Regione, ovvero i cittadini della Campania, mentre a Torino i soldi li mette la stessa società che si occupa di installare le luci. Società che, giova ricordare, a Salerno, prima di perdere l’ultimo ricorso che ha assegnato per quest’anno l’appalto a una società concorrente, era in palese conflitto di interessi, essendo socia della partecipata comunale Salerno Energia”. E’ quanto denuncia il capogruppo M5S Gennaro Saiello.
“Se la filosofia della sindaca Appendino fosse stata applicata anche a Salerno – sottolinea Saiello – i fondi Poc che De Luca ha investito negli ultimi tre anni del suo governo regionale, avrebbero avuto ben altra destinazione, più congeniale alla natura del Programma operativo complementare. Gli oltre nove milioni con i quali De Luca ha foraggiato Luci d’Artista da quando è al governo della Regione, avrebbero potuto finanziare eventi e iniziative su tutto il territorio regionale e non un solo evento nel feudo, tra l’altro, della famiglia De Luca. Né è chiaro quale sia stato il percorso dei fondi investiti per l’evento salernitano, non essendo ancora disponibile alcuna rendicontazione, nonostante l’impegno assunto dalla giunta nel corso di un’audizione in Commissione Trasparenza nel gennaio del 2017”.