Quello delle “Luci D’Artista” rappresenta un caso di studio di marketing turistico, soprattutto per gli aspetti inerenti la creazione di un evento che possa attrarre flussi turistici. A partire dal 2006 è stato creato praticamente dal nulla un evento che è riuscito, pur con le sue criticità dovute più alle caratteristiche strutturali della città (ad esempio, la sola Via Vernieri per accedere al centro cittadino dalla A3) che a negligenze organizzative, ad attrarre flussi significativi di turisti ed a generare un indotto di cui hanno beneficiato commercianti, albergatori, ristoratori ed operatori del settore. Si tratta di una delle pochissime note positive, se non l’unica, in un momento in cui, lo ha rivelato Confesercenti pochissimi giorni fa, i saldi sono andati malissimo in tutto il Sud, -20% rispetto all’anno precedente, e di sicuro non hanno compensato il calo generalizzato che c’è stato a Natale. L’edizione 2012-2013 è stata inaugurata dall’attore Michele Placido, con in più ampio risalto sui media nazionali, a partire dalla RAI. Questo significa che l’evento c’è. Migliorabile, perfettibile, ma c’è. Ed è servito a dare una boccata d’ossigeno in un Natale altrimenti assai depresso e deprimente, segnato dal crollo dei consumi.
VideoLink: Le Luci d’Artista Spengono la Crisi
E A NAPOLI?
A Napoli il Natale è passato praticamente sotto silenzio, pochissime le decorazioni, ad opera più che altro di commercianti i cui esercizi erano adiacenti, pochissime persone nei negozi, ed un’aria generale da Grande Depressione. Quel poco che c’è stato, oltre ai soliti mercatini limitati al solo centro storico ed ai Decumani, proveniva proprio da Salerno, grazie ad un accordo di scambio culturale tra Palazzo Di Città e l’Associazione Corpo di Napoli Onlus, con l’appoggio anche della IV Municipalità (il cui presidente Armando Coppola è tra l’altro del PdL), della Curia Arcivescovile e del Cardinale Sepe in persona. Latitante il Comune. Lo scorso 10 novembre proprio Vincenzo De Luca, in trasferta a San Gregorio Armeno, in Piazza S. Gaetano, accese le Luci d’Artista nei Decumani napoletani. A Salerno invece sono arrivati i pastori dell’Associazione Corpo di Napoli, esposti nel Tempio Pomona. Insomma, si è in presenza di una domanda di esportazione per le Luci, altro segno positivo della presenza di un vero e proprio evento, tanto che anche altre città hanno chiesto le Luci salernitane, persino Amalfi. La domanda che ci si fa è quindi: sarebbe servito e sarebbe stato utile per rivitalizzare l’economia ed il commercio individuare un percorso simile a quello delle Luci D’Artista salernitane anche nel Capoluogo? Sarebbe troppo facile dire di sì senza se e senza ma, installare un percorso di Luci analogo a quello di Salerno avrebbe con ogni probabilità costituito un problema in più per la viabilità cittadina, già strangolata dai dispositivi di Zona a Traffico Limitato che riguardano il Centro Storico e la zona di Chiaia-Mergellina.
VideoLink: Gemellaggio luci-pastori
IL PROBLEMA DELLE ZTL.
Il Natale 2012 a Napoli è stato decisamente di magro, c’è stato un calo delle vendite del 15% (dato Confesercenti, generalizzato per la verità in tutto il Paese) ed a nulla è servito il “Napo”, la “moneta” battuta dal Comune, in realtà una serie di buoni sconto al portatore spendibili in città, come tentativo di rivitalizzare i consumi ed il commercio. I commercianti di Mergellina e della Riviera di Chiaia sono inoltre da mesi in agitazione contro l’istituzione della ZTL che sta di fatto rendendo impossibile lo shopping in quelle zone. Così, quei pochi soldi rimasti dopo i salassi dell’IMU e della TARSU, sono stati spesi nel centri commerciali al di fuori della città (di recente apertura anche “La Cartiera”, all’altezza di Pompei. Se infatti Via Caracciolo è stata “liberata” (ossia resa zona pedonale e chiusa al traffico automobilistico), è invece rimasto prigioniero del traffico, dello smog e dell’inquinamento acustico tutto quello che è nei pressi del Lungomare, penalizzando non solo i cittadini, tra l’altro privi anche di un servizio di trasporto pubblico che raggiunga anche solo l’accettabilità di livello di servizio (problema questo che è comune anche a Salerno e Provincia, vista la situazione di crisi conclamata del CSTP). Viceversa, una rimodulazione dei dispositivi di traffico, unita ad una riorganizzazione del trasporto pubblico che non fosse penalizzante per gli abitanti del centro, avrebbe potuto costituire terreno fertile anche per l’installazione a Napoli delle Luci d’artista sul modello salernitano, con l’opportunità di goderne gli benefici di cui hanno goduto i commercianti, i ristoratori e gli albergatori salernitani.
VideoLink: Luci d’Artista a Napoli
EVENTO CREATO DAL NULLA.
Vero, Napoli può anche vendersi da sola anche a Natale, ma non si può aspettare che la montagna vada da Maometto. Se Salerno in poco più di 10 anni è riuscita a creare praticamente dal nulla un evento che ormai ha rilevanza nazionale e che ha senza dubbio portato benefici al tessuto economico cittadino, pur presentando delle criticità che sono sicuramente da risolvere, principalmente legate all’afflusso di veicoli verso il centro cittadino, ed al livello di polveri nell’atmosfera che ha fatto scattare anche le centraline dell’ARPAC, non si vede come quello salernitano possa costituire un esempio di marketing turistico anche per il Capoluogo della Regione. Una collaborazione tra le due città è possibile, basta che ci sia la volontà di mettere da parte le polemiche strumentali e di collaborare fattivamente.
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