Il Ravello Festival per celebrare il centenario della nascita di Charlie Parker ha scelto la data esatta in cui si sarebbe festeggiato il compleanno numero 100 del jazzista forse più peculiare e influente del secolo scorso. Quella di Parker fu una vita rapida e dolorosa che però la lasciato al mondo una miriade di capolavori.
Quello che è andato in scena sul Belvedere di Villa Rufolo non è stato solo un tributo ma un vero e proprio spettacolo costruito con grande maestria e sobrietà da Stefano Di Battista che ha selezionato momenti diversi da un repertorio formidabile e sconfinato, incentrato su un disco in particolare, “Charlie Parker with strings”, e su una serie di composizioni entrate direttamente nella storia, “Summertime”, “I’m in the mood for love”, “A night in Tunisia”… Nella nuova produzione targata Fondazione Ravello, per ribadire e rielaborare quelle pagine preziose lasciate da Parker con i suoi leggendari sodali alcuni dei massimi testimoni del jazz nostrano: Flavio Boltro alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al piano, Dario Deidda al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria e per una corposa porzione dell’esecuzione, l’Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi, diretta da John Axelrod.
Jazz d’insieme da applausi, caleidoscopio di emozioni sugli arrangiamenti dell’epoca affidati a un’orchestra di eccellenza, diretta da un formidabile musicista come Axelrod, che ha dimostrato, ancora una volta, di masticare benissimo anche i linguaggi del jazz e dell’improvvisazione. Tanti gli applausi provenienti non solo dalla platea ma anche dai tanti che hanno gremito Piazza Duomo e seguito il concerto sul maxischermo. Ad applaudire i protagonisti di questa bella serata di musica anche l’ambasciatrice Usa presso la Santa Sede, Callista Gingrich. (ph Pino Izzo)