Una libellula che continua a volare, a danzare con il battito delle sue ciglia: è questa Lola D’Arienzo, ex ballerina e maestra di danza, originaria di Vietri sul Mare, dove ha vissuto fino all’età di cinque anni e dove ha poi fondato la scuola di danza “Koreja”. Residente a Cava de’ Tirreni, da 24 anni vive immobilizzata in un letto a causa della Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una malattia neurodegenerativa progressiva e irreversibile che non le consente neanche di parlare e di respirare, come ha ricordato la sorella, Maria Rosaria D’Arienzo, vicepresidente dell’Associazione “Amici di Lola”:” Vive attaccata ad un respiratore artificiale che le consente di respirare”, ha raccontato emozionata:” Nonostante la malattia, sono tante le iniziative che riesce ad organizzare, con grande forza e determinazione. Lola è immensa, vulcanica. L’associazione che lei presiede è di aiuto a chi si trova nella stessa situazione e purtroppo sono tanti”. Lola può comunicare solo con i battiti delle sue palpebre, delle sue ciglia, come ha scritto in uno dei suoi quattro libri di poesie intitolato “Parole tra le ciglia” che ha scritto utilizzando un particolare e sofisticato computer calibrato sulle sue pupille e che scrive attraverso gli impulsi del battito delle sue palpebre. A Lola è stata dedicata una meravigliosa, intensa ed emozionante serata intitolata “Tre libellule che tornano a volare”, organizzata, sabato sera, nell’Aula Consiliare del Comune di Vietri sul Mare, dal professor Franco Bruno Vitolo, grazie al Comune di Vietri sul Mare e alle associazioni: “Amici di Lola”, “La Congrega Letteraria”, diretta da Alfonso Mauro e Antonio Gazia, “Associazione Giornalisti Cava De’ Tirreni Costa D’Amalfi” e “Vietri Cultura”. Le tre libellule che tornano a volare sono Lola e i suoi due genitori che non ci sono più e che lei ha voluto ricordare anche nelle sue poesie: la mamma Rosa De Marinis, che per Lola “è stata la mia roccia” e il papà Giovanni D’Arienzo, che come ha ricordato l’attrice e regista teatrale Geltrude Barba, attraverso le parole scritte da Lola D’Arienzo, era molto amato a Vietri:” Era professore di lettere, ma si dedicava anche ad un’edicola a Vietri che diventò un piccolo salotto letterario. Fu anche assessore al Comune di Vietri e giudice di pace, oltre che fotografo e poeta. Era un sognatore”. Anche il Sindaco di Vietri, l’avvocato Francesco Benincasa, ha ricordato commosso il padre di Lola e tutta la famiglia D’Arienzo:” Hanno dato tanto alla comunità vietrese: hanno contribuito a diffondere la cultura a Vietri sul Mare. Grazie Lola per tutto quello che ha fatto e per tutto quello che continuerà a fare: ci ha insegnato che, anche partendo dal dolore si può dare la gioia agli altri. Lola è un simbolo di Vietri”. L’assessore Giovanni De Simone ha annunciato che: ” Nel mese di Luglio, a Villa Guariglia, a Raito, con Lola, che ha la grande forza di guardare avanti, stiamo organizzando un grande spettacolo con la collaborazione del “Teatro San Carlo” di Napoli”. Commosse le testimonianze delle amiche di Lola: Assunta Guarino, Stefania Siani, Annamaria Santoriello che le hanno dedicato delle riflessioni e delle poesie . Il professor Franco Bruno Vitolo ha proposto al Sindaco di Vietri di pubblicare un opuscolo con le poesie di Lola e di Giovanni D’Arienzo dedicate a Vietri alcune delle quali insieme a tante altre sono state recitate da Maria Grazia Apicella, Lucia Pappalardo, e dagli attori Geltrude Barba, Pietro Paolo Parisi, Kevin Capece e Alessandro Bruno che ha anche scritto una poesia in dialetto napoletano dedicata a Lola:” Palomma”. Il giornalista Antonio Di Giovanni, oltre a portare i saluti del presidente dell’Associazione Giornalisti Cava Costa D’Amalfi, Emiliano Amato, ha anche letto un messaggio della cugina di Lola D’Arienzo: Marianna D’Arienzo. La serata è stata impreziosita dall’esibizione di due eccellenti cantanti lirici: il soprano vietrese Dorothy Manzo, che con la sua straordinaria voce ha interpretato il brano “Musica proibita”, di Gastaldon, suscitando l’entusiasmo del pubblico presente che, emozionato, le ha tributato una meritata standing ovation, e il tenore di Baronissi Paolo Plantulli che ha interpretato magistralmente la celebre romanza “Mattinata” di Leoncavallo ricevendo un notevole consenso e un lungo applauso. I due artisti, entrambi provenienti dal Conservatorio Martucci di Salerno e allievi del Maestro vietrese Pietro D’Amico, hanno interpretato, insieme, “ La Danza” di Rossini. (Foto di Costantino Pilò).
Aniello Palumbo