“L’Italia, l’Europa e noi”…dieci anni di storie: racconti di un Sud ottimista, è il volume della giornalista Ornella Trotta, Guida Editori, con la prefazione di Gianni Pittella e una nota introduttiva di Italo Cernera.
Il volume sarà presentato domani, mercoledì 28 luglio, alle ore19,00, alla Casa della Sinistra, in piazza Mario Ricciardi, Torrione, a Salerno.
Introdurrà e coordinerà i lavori Salvatore Forte, già deputato della Repubblica. Interverranno Pino Cantillo, professore emerito di filosofia morale e la professoressa Ornella Trotta, autrice de “L’Italia, l’Europa e noi. Dieci anni di storie: racconti di un Sud ottimista”.
Concluderà Elisabetta Barone, dirigente scolastico “Alfano I” Salerno, candidata sindaco al Comune di Salerno.
Intervista a Ornella Trotta
Ornella, da dove nasce “L’Italia, l’Europa e noi”?
Dalla necessità di raccogliere gli editoriali che hanno accompagnato per dieci anni la rivista mensile “I Fatti”. Un giornale di carta che ha prodotto incontri e scambi di pensieri, riflessioni, lettura ragionata degli eventi”.
Perché hai scelto il giornalismo?
“Credo che sia scritto nel mio codice genetico. Da bambina, dopo cena, quando tutti vedevano il film in tv, io mi chiudevo nello studio di mio padre e scrivevo. Mi affascinavano le interviste di Enzo Biagi, ma più di tutto mi colpì il libro di Camilla Cederna: “Giovanni Leone: la carriera di un presidente”. Mi piacque la forza della denunzia, ma anche l’immagine di copertina. Al di là dai fatti storici e dalle responsabilità, perché noi giornalisti a volte possiamo fare molto male, mi piaceva l’idea che una donna, con la sola carica della scrittura potesse mettere i crisi lo Stato. Fantasticando sul lavoro di queste personalità digitavo con passione cronache brevi sulla macchina da scrivere del mio papà che era stato corrispondete de Il Mattino dagli Alburni”.
Nel libro scrivi che “ringrazi sentitamente chi a metà mese telefonava per chiederti: “Ornella, ma quando esce il nuovo numero?”Perché?
“Perché mi davano la forza di crederci e di impegnarmi. L’interesse del lettore per chi come noi crede nel giornalismo è sacro. Tante volte mi lasciavo dominare dalla pigrizia, tendevo a procrastinare. Quelle telefonate, miracolosamente, mi svegliavano dal torpore”.
Perché hai scelto di pubblicare gli editoriali?
“Perché rappresentano la sintesi fra il locale, il nazionale e il globale, penso all’Europa, ma anche l’America”.
E’ il tuo primo libro, hai in mente di scriverne altri?
“Permettimi di ringraziare chi ha creduto in me, mio marito Antonio prima di tutti, poi il senatore Gianni Pittella per la bella prefazione e il preside Italo Cernera per la chiara nota introduttiva. Il mio pensiero affettuoso e grato vola alla memoria del professore Giuseppe Acone, professore emerito di Pedagogia Generale.
Non so se scriverò altri libri, forse sì, vedremo”
Breve nota biografica dell’autrice
Ornella Trotta è docente di lingua e letteratura italiana e latina, collabora con il Corriere del Mezzogiorno e con America Oggi. Ha fondato il premio letterario “L’amore: sentimento senza tempo”. Insignita del Premio Giornalistico “Giuseppe Ripa”, partecipa in qualità di giornalista invitata alle plenarie del Parlamento Europeo. Ha firmato numerosi reportage da Strasburgo su tematiche europeiste. E’ coautrice della pubblicazione “Di generazione in generazione”, colloquio intervista con Giuseppe Acone-Pensa Editore.