L’allerta meteo di domenica fa saltare l’ultima sfilata dei carri allegorici del Gran Carnevale di Maiori ma non l’annuncio dei vincitori. La 49esima edizione è stata vinta dall’Associazione Ads con il carro allegorico «L’isola che non c’è» che aveva come figura principale un panda gigante, da sempre “simbolo” delle campagne del WWF. Insieme con il suo cucciolo rappresentavano l’immagine più autentica della difesa dell’ambiente e della lotta contro l’estinzione di ogni specie. Al secondo posto i Nuovi pazzi col carro «Non meravigliati Alice», che intendeva rappresentare gli uomini ed il loro rapporto con il pianeta attraverso la storia di Alice nel paese delle meraviglie, e al terzo posto Gli Invisibili con «The Master trash» (il carro allegorico aveva come protagonista il maestro spazzatura, uno chef moderno che come ingredienti segreti nelle sue ricette utilizza i rifiuti che oggi inquinano le acque dei nostri mari). Premio speciale per I Monelli, protagonisti purtroppo della disavventura che domenica scorsa ha determinato il ritiro del carro dalla competizione carnevalesca. L’ordine di piazzamento dei carri allegorici e dei rispettivi balletti è maturato in seguito al conteggio delle schede compilate della giuria popolare a cui ogni anno viene attribuito il compito di determinare la classifica finale.
La premiazione della 49esima edizione, dedicata alla salvaguardia degli oceani e del pianeta in linea con l’agenda 2030 Unesco per lo sviluppo sostenibile, si svolgerà in primavera al termine del doppio weekend in programma il 6 e 7 e 13 e 14 maggio. In queste date i carri allegorici realizzati dai mastri cartapestai torneranno a sfilare sul Lungomare così come accadde lo scorso anno quando la manifestazione, complice il rinvio dettato dall’escalation di contagi da Covid19, ebbe un forte ritorno di immagine soprattutto tra i turisti presenti in Costiera.
«L’edizione sperimentale di maggio scorso ci ha suggerito di pensare a una finestra estiva del Carnevale – ricorda il sindaco di Maiori, Antonio Capone – E abbiamo definito una ripetizione anche per questo 2023. Daremo vita a un Maggio Maiorese perché intendiamo far conoscere il nostro evento di punta ai turisti che arrivano in Costiera. L’appuntamento di primavera si svolgerà anche grazie al forte riscontro dello scorso anno. Sarà una vetrina per Maiori ma soprattutto per i maestri cartapestai che stanno portando avanti da generazioni questa tradizione coinvolgendo anche i bambini delle scuole. Perché tenerla in vita significa assicurare un futuro a questa manifestazione che il prossimo anno spegnerà le cinquanta candeline».
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