“L’informazione è un bene primario: come il pane. Senza un’informazione di qualità, che non può essere gratuita, la democrazia può perdere il suo valore. Il Governo deve incentivare alla lettura, anche attraverso dei bonus: non per aiutare gli editori dei giornali, ma per aiutare tutti, soprattutto i giovani, che potrebbero andare nelle edicole a spendere questi bonus per comprare il giornale che gli piace”. A sottolineare l’importanza di incentivare la lettura dei giornali è stato il dottor Federico Monga, giornalista e scrittore piemontese, direttore del quotidiano “Il Mattino “ di Napoli, durante l’incontro organizzato al “Circolo Canottieri Irno” dal “Rotary Club Salerno a.f.1949”, presieduto dal dottor Rocco Pietrofeso che, nella sua introduzione, ha ricordato il giovane giornalista Giancarlo Siani:” Un eroe del giornalismo, ucciso dalla camorra 35 anni fa ”.
Il Direttore Monga ha spiegato che ancora oggi è affascinante fare il giornalista: ” E’ un mestiere esaltante, che ti fa sentire al centro del mondo, ma è anche un mestiere difficilissimo perché abbiamo la responsabilità di poter affrontare tutti i giorni, con le nostre capacità , la realtà, cercando di descriverla”. Monga ha spiegato che durante il periodo del Covid è rinata la richiesta di buona informazione: ” Il lockdown ha dimostrato che il giornalismo di alta qualità, di approfondimento, si può fare anche sul digitale, con giornalisti professionali, che però devono essere retribuiti.” Il dottor Monga ha spiegato che a causa del Covid molte edicole hanno chiuso mentre sono aumentate le richieste di abbonamento ai giornali online:”. C’è stato un aumento del 30-40%. “. Monga ha anche ricordato che i giornali devono analizzare, approfondire i fatti accaduti:” Devono servire a spiegare quello che è avvenuto ieri e cercare di anticipare quello che avverrà domani: i grandi fenomeni che guardano al futuro. Questo è un lavoro molto complesso, anche con gli strumenti digitali che ci aiutano moltissimo”. Monga ha poi consigliato ai giornalisti di scrivere in modo chiaro:” Spesso i giornali sono stati scritti solo per addetti ai lavori. Il giornalista deve tradurre in modo semplice un linguaggio specifico, tecnico, appartenente a vari ambiti e categorie professionali. Per essere dei giornalisti bisogna essere dei professionisti dell’informazione: tutti possono scrivere, ma non tutti possono essere dei bravi giornalisti”.
Aniello Palumbo