Indagare la fitta rete dei social network, attraverso un’analisi sociologica e tassonomica delle categorie che emergono nel mondo on line. Questo è solo uno degli aspetti analizzati dalle pagine di “Likeforlike. categorie, strumenti e consumi nella social media society” (Edizioni Rogas, Roma), il libro scritto a sei mani da Alfonso Amendola, Simona Castellano e Novella Troianiello e che sarà presentato domani (giovedì 3 gennaio 2019), alle 20, a Palazzo Fruscione a Salerno. È il terzo appuntamento in calendario per la sezione “I talk del giovedì” della rassegna “I racconti del contemporaneo”, messa in piedi dall’associazione “Tempi Moderni” in occasione della mostra “Otto anni fa era domani”. L’incontro di domani sera sarà introdotto da Pina De Luca, ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Salerno, che si soffermerà su “metropoli e società”. A coordinare il dialogo con gli autori sarà Martina Masullo.
Venerdì 4 gennaio, alle 11, torna Black Mirror con 15 milioni di celebrità (episodio 2, stagione 1), mentre in serata, a partire dalle 21, le sale storiche di Palazzo Fruscione ospiteranno il sound multietnico di M’Barka Ben Taleb. L’evento, a ingresso libero su prenotazione, é organizzato in collaborazione con Scabec e Regione Campania. Di origini tunisine, M’Barka da diversi anni vive e lavora in Italia, dove ha inciso nel 2005 il suo primo album da solista, Alto Calore. Prevalentemente autrice di brani di musica etnica, ha ricantato in arabo diverse canzoni napoletane, tra cui Indifferentemente, Nun te scurda’, Luna Rossa. L’artista infatti ha vissuto a lungo a Napoli, dove ha collaborato con Eugenio Bennato, Tony Esposito, Pietra Montecorvino, Nava, Lino Cannavacciuolo, Gigi De Rienzo, Gigi Finizio. L’intento dell’artista è quello di esaltare il legame profondo tra le due culture musicali mediterranee, quella tunisina e quella napoletana, combinandole con sonorità neo-melodiche. Intento sfociato nel progetto “Fusi tra due mondi” in cui i brani classici della canzone napoletana vengono arrangiati con sonorità nord-africane (tramite strumenti quali il qanun, l’oud, la darbuka che si accompagnano al basso, alla batteria, alla fisarmonica) e ricantati in arabo. M’Barka (voce e darbuka) è accompagnata da Aldo Galasso (batteria), Giovanni Francesca (chitarra acustica) Dario Miranda (basso), Saverio Filomeno Coletta (fisarmonica). Un recente progetto internazionale, inoltre, l’ha portata alla collaborazione con Abdullah Chhadeh, suonatore di qanun. Nella pellicola musicale del 2010 “Passione” di John Turturro M’Barka interpreta “Nun te scurda’” con Raiz e Pietra Montecorvino, “Tammuriata nera” con Peppe Barra e Max Casella e da solista “‘O sole mio” (cantata in arabo interamente al di là del ritornello). È proprio “Passione” di John Turturro sarà proiettato domenica 6 gennaio, alle 18.30, per il quarto appuntamento del ciclo gratuito “La domenica con il cinema d’autore”. Ad introdurre sarà Gabriele Bojano. Interverranno Emanuele Giampaolo e Mario e Claudio Di Giovanni.
Con l’associazione Saremo Alberi.Libroteca, anche i più piccoli possono partecipare a un affascinante viaggio nell’arte contemporanea, attraverso visite guidate e laboratori creativi in uno spazio loro dedicato. Infine, all’interno della sala scavi del palazzo è allestita una Gift Gallery, con un’accurata esposizione di giovani talenti, e nella corte un’ accogliente area Pop Up Bar , entrambi a cura di Arte & Industria-Marchesa.
LA MOSTRA. Fino al 27 gennaio 2019 nelle stanze di Palazzo Fruscione a Salerno sarà raccolto un corpus delle opere provenienti dalla Galleria Mucciaccia di Roma e dallo studio dello stesso artista. In parte sarà una retrospettiva ed in parte rappresenterà quel nuovo punto di partenza che ritrae il mondo con i toni del flou. La mostra è organizzata dall’associazione “Tempi Moderni”, presieduta da Marco Russo, nell’ambito della terza edizione di “Racconti del Contemporaneo”, un progetto che nasce dall’idea di trasformare lo storico palazzo della città di Salerno in un luogo d’incontro dedicato alle innovazioni artistiche e culturali. Per sette settimane si alterneranno talk, seminari, workshop d’artista, proiezioni audiovisive e incontri musicali. Sarà organizzato anche uno spazio per i più piccoli con laboratori a tema, durante i quali il concetto di “contemporaneo” avrà un’originale rilettura tra parola scritta e segno artistico. In occasione del ventennale dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, l’11 gennaio 2019 ci sarà il concerto di Michele Ascolese, storico chitarrista del grande poeta e cantautore, e Carlo Ghirardato, uno dei suoi interpreti più fedeli e raffinati. Sono più di 30 le opere tra sculture ed installazioni, realizzate in chewing-gum su fiberglass e legno, in esposizione a Salerno. Non mancherà di ammirare l’opera dal titolo “La sindrome di Pilato” che esprime con “tenerezza” la durezza della società, concetto che ritroviamo anche in “Zar”, scultura di 89x89x125. E poi ancora “Ombra e luce cadono insieme” (120x120x100), “Corona” (140x135x55), “D.N.A.” (60x60x120), “Takfir” (200×120) e “The last supper” (160x150x55) giusto per citare alcuni lavori. “Il mio lavoro è stato tutto un esperimento – racconta Savini – A chi mi chiede perché utilizzo il chewing gum rispondo che mi consente di ottenere ciò che voglio. Funziona e reagisce benne alla manipolazione e mi consente di realizzare ciò che la mia creatività richiede”
L’ASSOCIAZIONE. L’associazione Tempi Moderni nasce con lo scopo di fare rete attraverso la cultura e di creare sinergie che possano rendere Salerno il punto di partenza e di riferimento per la costruzione di un laboratorio di energie e progetti capaci di fungere da volano per lo sviluppo sociale, turistico ed economico del nostro tessuto urbano. L’obiettivo è comprendere il contemporaneo, attraverso una progettazione culturale di respiro nazionale, in sinergia con le più qualificate realtà dell’associazionismo locale. L’evento Racconti del Contemporaneo III Edizione con la Mostra “Otto anni fa era domani” è organizzato dall’Associazione Culturale Tempi Moderni, presieduta da Marco Russo, con il sostegno della Regione Campania, del Comune di Salerno, della Scabec, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno, della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, della Fondazione Bianca e Filiberto Menna, della Fondazione Alario per Elea – Velia Onlus, della Fondazione della Comunità Salernitana Onlus e, per il concerto dell’11 gennaio 2019, della Fondazione Fabrizio De André Onlus. La direzione scientifica è di Alfonso Amendola.