Due parole magiche che ogni giorno tornano su giornali, in tv, alla radio, nei discorsi della gente per sottolineare l’importanza di un’alimentazione corretta e basata sui prodotti tipici della fascia mediterranea, dall’olio extravergine di oliva alla pasta, dalla frutta agli ortaggi e la carne e le verdure.
Eccellenze delle quali i paesi del Mediterraneo sono ricche ma che, spesso, vengono trascurate a vantaggio di prodotti provenienti da altri luoghi che, forse, hanno un appeal di esoticità .
Quando nel 2010, l’Unesco iscrisse la Dieta Mediterranea nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, a pochi fu chiaro che l’atto era il riconoscimento del valore culturale e sociale della Dieta Mediterranea e ancor meno chiaro fu che alla dieta si riconosceva il profilo di modello alimentare sostenibile che fosse trasmesso anche e soprattutto al di fuori dei paesi delle sponde mediterranee. E l’impegno chiesto dall’Unesco ai paesi proponenti il riconoscimento (Italia, Spagna,Grecia,Portogallo, Cipro, Croazia e Marocco) fu proprio quello di attivare specifiche iniziative volte a salvaguardare i valori della Dieta Mediterranea.
Sei anni dopo, a termine del periodo di presidenza italiana del gruppo di paesi mediterranei coinvolti e al momento del passaggio di consegne al periodo di presidenza portoghese, arriva il momento di tracciare un bilancio delle attività e dei passi compiuti.
L’occasione arriva GIOVEDI’ 5 MAGGIO, a Napoli –Convento San Domenico Maggiore – con la presentazione del Libro Bianco sulla Dieta Mediterranea, evento patrocinato dal Mipaaf ( Ministero per le politiche agricole , alimentari e forestali), dal Crea ( Consiglio per la ricerca in agricoltura).
La giornata si articolerà su una sessione mattutina di presentazione del Libro Bianco con interventi del Sindaco di Napoli e di esperti del settore e su una sessione pomeridiana dedicata al dibattito. Nel mezzo i “pizzaiuoli napoletani” offriranno un momento di degustazione della pizza, naturalmente, che nella sua semplicità può essere indicata come simbolo delle dieta mediterranea.
Particolarmente atteso l’intervento di Pasquale Giuditta, Sindaco di Summonte, che alla presentazione del Libro Bianco sarà presente in veste di Dirigente del Ministero per le politiche agricole e, soprattutto, quale Coordinatore del Gruppo intergovernativo della rete dei Paesi della Dieta Mediterranea che della valorizzazione del territorio, della produzione, della salvaguardia e della valorizzazione dei prodotti locali ha fatto un cavallo di battaglia della sua attività politica.
Ed è quanto ci ribadisce nel presentare l’evento del 5 maggio “ Ho sempre creduto e lavorato per portare avanti questa battaglia; dieta mediterranea non deve essere uno slogan, deve, invece, significare attenzione alla valorizzazione di quei prodotti che da secoli sono sulle nostre tavole, che sono riconosciuti come indispensabili ad una corretta e sana alimentazione e che, fatto non certo trascurabile, assicurano anche un valore aggiunto alla bilancia economica e finanziaria del nostro paese”.