Continua l’impegno costante e propositivo di Libera, presidio contro le mafie istituito anche nel Comune di Mercato San Severino nel marzo 2014 e intitolato alla memoria di Simonetta Lamberti.
Questa volta, Libera incontra i cittadini e lo fa con una conferenza che si terrà venerdì 14 novembre alle ore 19’.30 presso le strutture del Lion’s Club di Mercato San Severino.
In quest’occasione, il presidio presenterà i nuovi progetti che ruoteranno sempre intorno alla lotta del sistema mafioso e lo farà continuando a porre l’accento sul delicato tema della memoria di fatti, eventi, luoghi ma soprattutto di persone, le cosiddette “vittime per caso”: si tratta, infatti, di donne e uomini, giovani e bambini, gente normale che conduceva una vita come tanti, ma che “per caso” si è trovata coinvolta, suo malgrado, in agguati camorristici, regolazioni di conti, o scambi di identità.
Dunque, la memoria quale filo conduttore che però darà vita ad una rete di iniziative e proposte per far crescere e responsabilizzare questo territorio riguardo alle mafie.
Alfonso Ferraioli, referente locale del presidio sanseverinese ha creato, infatti, un’attenta sinergia con le realtà e le istituzioni del territorio: insieme a “La magnifica gente do’ Sud”, associazione teatrale di cui è regista e attore, nonchè con la collaborazione di cittadini sensibili al tema, egli ha promosso una serie di iniziative tese alla creazione di un percorso incentrato sulla legalità, sul recupero del ricordo di vittime innocenti, di vite stroncate dalle mafie e lo ha fatto, per esempio, coinvolgendo giovani e meno giovani nel ricordo di Don Peppe Diana, attraverso una rappresentazione teatrale, o ancora con “Volti diversi… lo stesso destino”, pubblicazione che ricorda le vittime innocenti delle mafie.
Dunque, la memoria è stato finora lo scopo che ha mosso Libera nella lotta contro questo cancro che ha attecchito profonde radici nella nostra società e che ha trovato terreno fertile soprattutto nel sud Italia.
“Libera si impegna a non dimenticare queste persone – afferma il referente Ferraioli – e lo fa cercando di nutrire la memoria che da fatto privato e familiare si trasforma in fatto collettivo, motore sociale che spinge e guida tutti alla responsabilità”.
Non si può morire, infatti, così “per caso”, ed è anche questo ciò che il presidio ” Simonetta Lamberti ” ha voluto ricordare: la memoria quale forma di giustizia affinchè queste vittime innocenti della mafia non siano ammazzate una seconda volta, venendo lasciate nel dimenticatoio; affinchè tutti possano conoscere e aprire gli occhi su quanto accade intorno a noi, su ciò che viene celato dietro veli di omertà e paura di sentirsi coinvolti.
Tuttavia, attraverso il suo impegno Libera prova ad insegnare proprio questo, e cioè che siamo tutti coinvolti, tutti responsabili del sistema mafioso che, richiamando le parole del giudice Giovanni Falcone, ” […] è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha avuto un inizio e avrà una fine”.
Non è richiesto alcun atto di eroismo, ma il semplice impegno quotidiano nel conoscere, riflettere e capire, agendo ognuno secondo le proprie capacità, attraverso un disegno, un tema, una testimonianza, una rappresentazione teatrale, una celebrazione; insomma, essere capaci di rendere la memoria individuale di una piccola famiglia chiusa nel suo dolore, in una memoria collettiva, caricata di quella potenza civile e sociale che ci fa uomini e cittadini.