Presentato a Salerno presso la storica Libreria ex Guida “Imagine’s Book” il primo romanzo storico di Tommaso Maria Ferri, avvocato amministrativista, presidente della Fondazione “Rachelina Ambrosini”, da anni impegnato in missioni umanitarie soprattutto in Africa con progetti umanitari in Italia e all’estero, operando in rete con associazioni che lavorano su numerosi territori di riferimento dei cinque continenti del globo.
Tommaso Ferri è alla sua prima prova letteraria con “Liane e Marcello. Un infinito amore”, Delta 3 Edizioni. Questo libro è ispirato ad una reale storia di famiglia di fine Ottocento ambientata tra Mirabella Eclano e Napoli. Una Napoli gaudente , teatrale, viva nella quale i due giovani, provenienti da ambienti culturali e socio-economici molto diversi si trovano improvvisamente uniti da un grande amore: lui avvocato appartenente ad una stimata famiglia e lei, una bellissima ballerina di una compagnia francese. Lo specchio e la cornice di un’Italia che cambia tra eventi in una storia di rispetto, valori oltre ogni pregiudizio o stereotipo legato a quel secolo. Una storia “moderna” nella quale il filo conduttore è ricco di sguardi , di emozioni, di un vissuto senza tempo, di un legame non sancito solo da leggi e sacramenti , ma dalla “ benedizione” di famiglia, di un frate, degli amici di una piccola comunità irpina e della metropoli napoletana. Un romanzo oltre ogni confine geografico, come nel suo sottotitolo di “un infinito amore”.
La passione per la propria terra, il rispetto verso i genitori, le care amicizie dei temi dell’università rappresentano per Marcello solide certezze; eppure quella ragazza, che ha tutta Napoli ai suoi piedi, diventa la ragione della sua vita. Liane e Marcello, pervasi da un intenso e totale sentimento di affetto reciproco, affrontano e superano pregiudizi e distanze sociali e culturali con serena determinazione e sorprendenti incontri, pur vivendo drammaticamente il loro amore in una breve stagione della vita.
Ha curato l’editing di questo che lei stessa ha definito un lavoro “ prezioso” e pieno di riferimenti storici fedeli al periodo in cui è ambientato di fine ottocento, la storica Sara Carbone, che ne ha apprezzato lo stile e il modo scorrevole, piacevole con cui l’autore descrive luoghi e personaggi, ricchi d’amore appunto, ma soprattutto di un elemento raro , la “ grazia”.
Un racconto di altri tempi ma di grande modernità in quell’eterno confronto con le famiglie di origine, di cui spesso cerchiamo il perdono e il consenso alle nostre scelte di vita.
Sold out nella saletta blu della Libreria di Corso Garibaldi a Salerno, con una partecipazione di pubblico attenta e curiosa che tra le tante domande all’autore ha gradito letture e tanta bella musica con la voce e la chitarra di Riccardo Giacomaniello e il sax di Da Silveira Santos Hector, due giovanissimi studenti dell’indirizzo musicale del Liceo “Alfano I” di Salerno, con i canti della tradizione napoletana citati nello stesso romanzo, che non hanno lasciato indifferente gli ospiti, tra cui molti scrittori e rappresentanti del mondo della cultura salernitana e non solo, né la grande squadra sempre più accogliente della libreria salernitana. Tante emozioni nel rivivere in modo collettivo una storia d’amore , quello vero, che supera barriere fisiche e mentali, quello che tutti vorrebbero vivere nella vita, almeno per una volta o per sempre.
Gilda Ricci