dall’Acli Salerno riceviamo e pubblichiamo.
Mentre proliferano comitati referendari, a sostegno delle legittime posizioni, tese a cogliere opportunità o inadeguatezze di una Riforma costituzionale alle porte, la pacifica e dignitosa presenza di stamani, dei lavoratori delle Fonderie Pisano nel cuore di Salerno, sollecita tutti quanti noi a riflettere, su quanto sia ancora lontano, il pieno compimento dei principi e valori costituzionali…a partire dall’art.1 (…fondata sul lavoro) costitutivo dell’identità repubblicana del nostro Paese.
Una presenza composta, tollerabilmente silenziosa, a tratti disarmante per il buon senso che la anima, di chi chiede null’altro che la salvaguardia del proprio lavoro e dunque della propria dignità. Richiesta agita nella consapevolezza e responsabilità; che rischia di “ridursi” in disputa tra diritti – la tutela (del lavoro) per alcuni, che non leda diritti (alla salute) di tutti.
Spazio di contesa, dove a perdere è sempre l’umano nella sua dimensione di lavoratore, cittadino, consumatore…
Dignità e buon senso, dunque, non sempre facili da tenere insieme, soprattutto quando c’è di mezzo il lavoro (e dunque l’identità di ciascuno), quando la sua assenza, diminuzione o privazione, diventano facilitatori, di grandi attriti interiori e relazionali.
Ecco, allora, che l’appello di questi lavoratori alla comunità salernitana, mi pare possa tradursi dichiara il Presidente delle Acli Gianluca Mastrovito, in richiesta di aiuto concreto ed impegno di tutti, a non lasciare che il valore della dignità personale ed il prezioso buon senso, siano abrogati al prezzo di una sensazione soggettiva, ampiamente diffusa, di solitudine, mancanza di protezione, autosvalutazione e sensazione di ostilità dell’ambiente circostante.
Le tristi vicende che attraversano i nostri quotidiani, sembrano tratteggiare una società in cui non via sia spazio per tutti, ma solo per quelli più attrezzati, forse più caparbi e peggio più spregiudicati che si cimentano in una corsa, in cui pochi vincono, tanti perdono, ma molti di più si ritirano.
Le Acli salernitane, ritengono sia tempo, di costruire alleanze sociali, che nel rispetto dei compiti della politica e delle istituzioni, concorrano a generare soluzioni possibili ed immediate.
Un alleanza che sappia farsi presenza, prossimità, mediazione…che sia consapevolezza praticata, che nessuno possa sentirsi al sicuro o garantito per sempre nella propria condizione.
C’è di mezzo il lavoro, la salute, il territorio… la sua intera comunità ed il suo futuro; non è più tempo di attese, proclami, caccia alle streghe e buone disponibilità d’animo!
Bisogna far presto, restando umani!