Favorire la lettura, anche per chi presenta condizioni di disagio specifico. E’ questo lo spirito con il quale la Giunta comunale, con deliberazione del 19 gennaio scorso, ha aderito al progetto ”Leggere facile, Leggere tutti”, che prevede l’accettazione di una donazione di libri a grandi caratteri con caratteristiche di impaginazione specifiche, creando l’istituzione di uno specifico fondo per ipovedenti e la promozione del servizio di lettura agevolata, al fine di incrementarne e divulgarne la presenza sul territorio.
«Abbiamo aderito all’iniziativa perché questa donazione – spiega il sindaco di Eboli, Massimo Cariello – costituisce un arricchimento dell’offerta libraria e consentirà alla biblioteca comunale di fornire un ulteriore servizio ad una fascia di utenza disagiata, garantendo a tutti il diritto di accesso alla cultura e all’informazione». Un progetto ampiamente qualificante, che vede in campo l’intera Amministrazione comunale.
«Con l’adesione al progetto – specifica l’assessore counale all’istruzione, Angela Lamonica -, l’Amministrazione intende favorire, presso la cittadinanza e, in particolare, la potenziale utenza speciale, anche attraverso i propri canali di comunicazione e con tutti i mezzi ritenuti più consoni ed efficaci, tramite anche il coinvolgimento delle associazioni, gli istituti d’assistenza per anziani, la promozione e la divulgazione del servizio di lettura facilitata ed ospitare nei propri locali i libri a grandi caratteri per ipovedenti e per anziani con la vista indebolita, messi a disposizione dalla B.I.I. ONLUS, curando la giusta evidenza e le adeguate conservazione, valorizzazione e fruizione».
Un progetto che punta decisamente a creare migliori condizioni per una fascia di cittadini maggiormente bisognosi di attenzione specifica, come sottolinea l’assessore comunale alle politiche sociali, Lazzaro Lenza: «Obiettivo dell’Amministrazione comunale è di integrare il servizio di pubblica lettura, implementando in futuro il fondo per ipovedenti con altri volumi a grandi caratteri, al fine di arricchire il patrimonio librario specifico per tale tipologia di utenza svantaggiata».