Legge regionale su semplificazione urbanistica, Ciampi (M5S): ennesima figuraccia di De Luca, bocciato da due ministeri.

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“Cade il velo sulla politica urbanistica della Regione. L’assessore Discepolo mostra tutte le falle delle scelte di De Luca. Come noi del Movimento 5 Stelle abbiamo bocciato De Luca, oggi sono due ministeri a bocciare lui. Per tutta l’estate abbiamo lavorato sui temi dell’urbanistica opponendoci in commissione con forza e determinazione alle modifiche introdotte dalla maggioranza sulla legge 13/2022, “Disposizioni in materia di semplificazione edilizia, di rigenerazione urbana e per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”, approvata dal Consiglio regionale il 4 agosto. Oggi sentiamo dalla viva voce dell’assessore all’urbanistica Discepolo che il ministero delle Infrastrutture ha inviato alla Regione Campania 9 pagine di osservazioni e il Mibac ben 19 pagine di osservazioni sulla norma approvata in pompa magna in piena estate”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.
“Lo stesso Discepolo, al convegno dell’Ance di Napoli dell’altro giorno, afferma che il Mit si è concentrato sulle semplificazioni edilizie contenute nell’articolo 2 contestandole tutte. Sono le stesse norme su cui abbiamo presentato emendamenti in Commissione e sulle quali non ci è stato dato ascolto. E anche sul tema del piano paesaggistico ci sono stati rilievi. E’ ancora Discepolo ad ammettere che per il ministero, qualunque variazione alla strumentazione urbanistica determina implicitamente una variazione della pianificazione paesaggistica che è materia concorrente tra Regione e Stato. Per questo la legge creerebbe una lesione alla competenza statale. L’ammissione di colpa comprende anche le gravi carenze giuridiche alla base del provvedimento che lo rendono a rischio Costituzionalità, proprio come da noi rilevato. Gli uffici regionali dovranno modificare molte delle norme oggetto delle contestazioni. Le nostre richieste di modifica – continua Ciampi – trovano oggi una nuova conferma nelle eccezioni di due ministeri”.

“Si è trattato un grande bluff alla vigilia delle elezioni, messo in campo per compiacere il partito del cemento. La Giunta sapeva tutto, considerato che il dirigente del ministero Cipollone e lo stesso ministro Franceschini l’avevano chiarito nei mesi scorsi. De Luca ha preferito insultare i dirigenti del ministero e ignorare i nostri emendamenti (alcune decine), oltre che l’allarme delle associazioni ambientaliste. Mentre la sua maggioranza e buona parte della minoranza hanno detto sì alle norme sulle semplificazioni urbanistiche. Uno scempio giuridico – conclude Ciampi – giustificato da qualche voto in più. Ora i nodi vengono al pettine e mesi e mesi di discussione finiscono in… figuraccia”.