dal Sindaco di Eboli Massimo Cariello riceviamo e pubblichiamo
Non è stato né il solito gesto di omaggio ad un prestigioso figlio della città, né un’occasione per illuminare la vetrina della città. La consegna delle chiavi al Prefetto Alessandro Pansa, oggi al vertice dei servizi di sicurezza dello Stato Italiano, ha voluto rappresentare un messaggio di crescita, soprattutto per le giovani generazioni. Ciò che ha rappresentato e che rappresenta Alessandro Pansa va al di là dei ruoli ricoperti.
E’ un esempio virtuoso per le giovani generazioni, che attraverso modelli come Pansa possono e devono ritrovare l’importanza della legalità, dei comportamenti corretti, del sacrificio e dell’impegno.
Il nuovo capo del DIS ha perfettamente compreso tuto questo e non a caso ha voluto prolungare la sua permanenza ad Eboli, pur preso dai tantissimi impegni del suo ufficio, perché qui ha ritrovato le atmosfere della sua giovinezza, affetti familiari ed amicali, ma ha anche verificato quale sia il nostro sforzo lungo il percorso della legalità. Anche per questo siamo grati ad Alessandro Pansa, che con la sua presenza ha voluto testimoniare nella nostra città l’importanza della legalità quale principio base della convivenza delle comunità.
La sua commozione nel ricevere il più alto omaggio dalla sua città natale ci ha fatto capire quale sia l’attaccamento di Alessandro Pansa per Eboli.
Così come la nostra evidente emozione ha dato il senso di quanto sia importante lanciare, da parte dell’Amministrazione comunale, questi segnali di trasparenza e correttezza ai nostri giovani che devono sapere di potere contare sul governo della città lungo il percorso della ricerca di comportamenti virtuosi. Un ringraziamento lo rivolgo anche alla moglie del Prefetto Pansa, Silvana Trotta, anche lei ebolitana, che ha voluto essere presente nella sua città per un’occasione così importante.
– Massimo Cariello –