È definito dalla critica come “l’uomo che dà voce al flauto in Italia”. Stiamo parlando del Maestro Salvatore Lombardi, musicista di fama internazionale, che si è esibito sui palcoscenici più importanti del mondo: Carnegie Hall di New York, Teatro alla Scala di Milano, Conservatorio Ciajkovskij di Mosca, “De Paul University” di Chicago; “NFA Convention” di Las Vegas; “Heiligenkreuzer Herbst Festival” di Vienna; “Staatsbibliothek” di Berlino, Universidad de Salamanca; “Slovenian Flute Festival”, Accademia di Imola, Tokio, riscuotendo consensi di pubblico e critica. Il Maestro Lombardi, che ha collaborato, in qualità di solista, con importanti Orchestre internazionali e affiancato celebri solisti internazionali, si è diplomato al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli dove attualmente è docente di flauto È presidente dell’Associazione Flautisti Italiani e ideatore e fondatore della rivista “Falaut”, considerata, dalla critica internazionale, fra le più complete ed interessanti apparse nel panorama mondiale negli ultimi anni. Accompagnato alla chitarra dal Maestro Piero Viti, il flautista pompeiano che vive a Salerno, si è esibito nello storico quadriportico di Santa Maria delle Grazie di Salerno in occasione della serata organizzata dal “Rotary Club Salerno”, presieduto dall’architetto Umberto Maria Cioffi che ha ricordato con orgoglio che il Maestro Lombardi è socio del sodalizio rotariano.
Il Maestro Lombardi ha raccontato la storia e i segreti del flauto traverso ed evidenziato le diverse sonorità e le differenti intonazioni esistenti tra i vari tipi di flauto che ha suonato durante la serata: un flauto del ‘700 in legno granadilla (una copia fedele); un flauto in ebano del 1860; un flauto in Oro 14 Carati: “Lo suonava anche Severino Gazzelloni che è stato mio Maestro”. Il Maestro Lombardi, ha suonato anche, per la prima volta, un flauto della ditta “F.lli Bulgheroni” di Como, che vende strumenti a fiato in legno in tutto il mondo, costruito personalizzandolo secondo le richieste del Maestro pompeiano. Lombardi ha spiegato che fino ai primi anni del 1800 i flauti erano costruiti prevalentemente in legno:” Alla fine del 1800, hanno cominciato a costruire i flauti in metallo che hanno più sonorità, come quelli in argento e in oro”. Il Maestro Lombardi, da trentotto anni è accompagnato dal chitarrista Piero Viti, uno dei più apprezzati e versatili chitarristi presenti sulla scena italiana e internazionale: docente di chitarra al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, dove si è diplomato, presidente del “Rotary Club Aversa Terra Normanna”, che ha raccontato la storia delle opere originali per flauto e chitarra dall’Ottocento ad oggi. Il chitarrista napoletano ha anche suonato una splendida chitarra, originale del 1826,costruita dal noto liutaio napoletano Gennaro Fabbricatore:” Insieme al padre Giovanni Battista Fabricatore, appartenne ad una famiglia di liutai napoletani tra i più apprezzati in tutta Europa tra la metà del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento” – ha spiegato il Maestro Viti- “I loro strumenti, che segnarono anche la definitiva evoluzione dell’antica chitarra a cinque corde doppie (di derivazione barocca) alla chitarra “moderna” a sei corde semplici, furono suonati dai maggiori chitarristi dell’epoca. Questa chitarra, costruita sempre da Gennaro Fabbricatore, però nel 1825, veniva suonata anche da Niccolò Paganini, che, oltre ad essere stato uno dei maggiori violinisti della storia musicale, ha dedicato una parte della sua opera compositiva alla chitarra che suonava solo in privato e mai in concerti pubblici. La chitarra di Paganini è oggi conservata nel Museo di Genova”. I due Maestri, presentati dal professor Roberto Scarpa, socio del Club, hanno eseguito tre brani di Gioacchino Rossini: “La cavatina del Conte”, “Una voce poco fa”, tratti dal “Barbiere di Siviglia”, e “Tancredi” e alcuni brani tratti dalle arie italiane del Maestro napoletano Ferdinando Carulli. Il Maestro Lombardi ha spiegato che i testi eseguiti sono frutto delle ricerche specifiche condotte da più di vent’anni insieme al Maestro Viti, in archivi, biblioteche e cataloghi editoriali di tutto il mondo che sono stati raccolti dai due musicisti nel volume, edito da “Michelangeli Editore” intitolato “Il duo flauto e chitarra: storia e repertorio. Catalogo completo delle opere dall’Ottocento a oggi”. Il presidente Umberto Maria Cioffi ha ricordato che tra i progetti da realizzare nel corso dell’anno sociale rotariano c’è anche quello dedicato al “turismo culturale inclusivo”:” Sarà realizzato insieme all’associazione “Scuola Medica Salernitana”, presieduta dal dottor Enrico Indelli, e insieme al “Giardino della Minerva”, diretto dal dottor Luciano Mauro. Prevede anche la realizzazione di una passerella che renderà più agevole l’ingresso al “Giardino della Minerva”, anche alle persone diversamente abili. Attrezzeremo anche i laboratori di “Palazzo Capasso”. L’avvocato Mena Arcieri, presidente di Salerno Solidale S.p.A. ha sottolineato l’importanza, anche storica, della Casa Albergo per anziani “Immacolata Concezione”, diretta dalla dottoressa Luisa Zotti, a cui è annesso il quadriportico di Santa Maria delle Grazie:” Una struttura antica che è aperta al quartiere e al mondo esterno”. Il Direttore del “Giardino della Minerva”, Luciano Mauro, ha annunciato che l’antico orto botanico, dopo la ristrutturazione attualmente in atto, aprirà a fine dicembre:” Almeno la prima parte: quella del giardino storico e “Palazzo Capasso”. Per la fine dell’estate del 2024 completeremo tutti lavori, anche strutturali, e quelli del nuovo terrazzamento che è stato acquistato di recente”. È intervenuto il dottor Giuseppe Giardullo, presidente dell’associazione “Planum Montis” che, insieme alla consorte Lucia Lamberti, da tredici anni organizza l’ormai famosa rassegna teatrale “Teatrando al Quadriportico” che anche quest’anno ha riscosso notevole successo.
Aniello Palumbo