“Nulla di quello che accade all’uomo deve risultarci estraneo”. Questa frase pronunciata da Papa Giovanni XXIII è stata ricordata dal dottor Vincenzo Capuano, Presidente del “Rotary Club Salerno Picentia”, in occasione dell’incontro “Voci dall’universo minorile”, organizzato presso il “Teatro Annabella Schiavone” della chiesa di Sant’Eustachio, affidata a Don Nello Senatore, dal “Rotary Club Salerno Picentia” in collaborazione con il Magistrato Minorile Antonella Troisi e con gli altri Club Rotary cittadini: “Rotary Club Salerno”, presieduto da Umberto Maria Cioffi (rappresentato dal Segretario Marco Sprocati); “Rotary Club Salerno Est”, presieduto da Camillo De Felice; “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto da Sabatino Cuozzo; “Rotary Club Salerno Nord dei Due Principati”, presieduto da Antonino Sessa.
Protagonisti della serata circa cinquanta bambini e ragazzi fino ai 18 anni che, coordinati dal Magistrato Minorile Antonella Troisi, hanno recitato poesie, come quella di una ragazza, intitolata “Sto male”; danzato, cantato canzoni come “Risveglio”, scritta da alcuni ragazzi che l’hanno interpretata accompagnati alla chitarra da Massimo Paolini che ha dedicato un brano inedito ad Antonello Di Cerbo, da poco tempo volato in cielo, che ha dato vita a tante iniziative nel campo dell’assistenza ai diversamente abili, ai meno fortunati, per farli tornare a sorridere. I bambini hanno anche presentato i loro disegni e dei video realizzati con l’aiuto degli operatori, nei quali hanno raccontato , con nomi di fantasia, le loro tragiche storie ,commuovendo ed emozionando i tanti presenti: storie di maltrattamenti, di violenze, di abbandoni, come quella di Marilena, molestata dal padre, con la complicità della madre:” Ho pensato di dover rimanere da sola per tutta la vita: poi all’età di 13 anni ho trovato Stefania che mi ha aiutata ed è stata sempre al mio fianco; per me è stata un faro nella notte, forse una mamma, anche se io una mamma vera e propria non so neanche cosa sia. Se vi avanza anche solo una briciola di amore, donatela ai ragazzi come me che ne hanno tanto bisogno!”; quella della rinascita di due sorelle che venivano spesso picchiate dai genitori dai quali sono state allontanate:” Il “giudice dei bambini” dopo la comunità, ci ha trovato una nuova famiglia: ci siamo ritrovate in una specie di castello dove, dopo aver superato le nostre paure, ci siamo sentite delle principesse tristi che poi, grazie all’amore dei nostri nuovi genitori, hanno ritrovato la luce, la gioia e la felicità”; o quella di Alessandro, un ragazzo ucraino che a quattordici anni, dopo essere stato adottato e dopo la morte del padre adottivo, si è ritrovato da solo:” Ho dovuto affrontare il mondo senza sapere da dove patire: sono finto in una comunità da dove sono scappato. A 19 anni ho chiesto aiuto, sono stato perdonato e mi è stata data un’opportunità”. Emozionate la storia raccontata da un genitore adottivo, Giacomo, che ha raccontato come cambia la vita dei genitori che adottano un bambino:” È come un uragano: sei stupito, meravigliato, entusiasta, gioioso, felice, innamorato, ma anche ansioso, impaurito. Giuseppe, che ci fa battere il cuore, è la nostra gioia, il nostro dono divino più grande: io e mia moglie, eravamo predestinati ad esser la meravigliosa famiglia che siamo”. La dottoressa Troisi, Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, ha inteso raccontare ciò che accade in un Tribunale per i Minorenni attraverso delle scene di vita raccontate dagli stessi ragazzi che le hanno vissute direttamente. La dottoressa Troisi ha ricordato i principi fondamentali della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia:” Il diritto a crescere sani, ad essere amati e curati, a non essere lesi nelle loro aspettative e nei loro sogni. Bisogna mettere in atto questi principi, giorno per giorno, attraverso l’operato, attraverso la cura: nelle case famiglia, negli asili specializzati, grazie all’intervento delle istituzioni. Il Tribunale per i Minorenni non è un’istituzione avulsa dalla società, ma è dentro alla società: il Pubblico Ministero, che promuove l’azione per ogni singolo caso, è la rappresentazione di tutta la collettività. Ogni due minuti c’è un caso particolare che vede coinvolto un bambino: è importante per tutti noi cercare di stare insieme a questi bambini, non soltanto con i propri figli”. La psicologa rotariana Anna Maria Grazia Langellotti, Psicoterapeuta cognitivo – comportamentale, che insieme ad altri psicologi e operatori del settore ha contribuito alla riuscita della manifestazione, ha ricordato che ogni giorno, sia gli psicologi, specializzati nella psicologia dell’età evolutiva, sia gli operatori del sociale, sono impegnati ad essere vicini ai tanti giovani che si sono trovati a vivere delle esperienze traumatiche:” Questi bambini, questi ragazzi, che spesso sono invisibili, si ritrovano ad assistere quotidianamente a scene di violenza o a subirla; molti vivono in contesti familiari di estrema povertà. C’è poca attenzione sull’infanzia e noi oggi vogliamo lanciare un messaggio: quello di prestare attenzione a questo mondo, a sostenere e prendersi cura di questi bambini, in modo completo, tangibile, “nel migliore dei modi” come diceva San Francesco”. Il dottor Vincenzo Capuano ha ricordato che il Rotary, attraverso tante iniziative, cerca di incidere nel mondo che lo circonda:” Senza alcun interesse personale. Il Presidente Internazionale del Rotary, Gordon R. McInally, con le sue parole “Ciascuno mantenga qualcuno”, ha invitato i soci a perseguire, in tutti i campi, l’inclusione. È fondamentale dare ascolto alle voci che ci circondano. Essere sordi alle voci del prossimo fa di noi uomini isolati e poco utili alla comunità”. Il professor Antonino Sessa, a nome di tutti i presidenti rotariani, ha spiegato che il diritto all’educazione minorile è una educazione progettuale:” Tutti noi siamo coinvolti in questo processo: queste iniziative risvegliano la coscienza civile”. È intervenuto per un saluto il Vescovo di Salerno, Monsignor Andrea Bellandi, che ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Amare non è così immediatamente gratificante, ma amare è ciò che vince alla fine”. Le conclusioni sono state affidate all’Assistente del Governatore Tony Ardito che ha portato i saluti del Governatore del “Distretto Rotary 2101”, il dottor Ugo Oliviero. Emozionato Ardito ha ringraziato i protagonisti della serata:” Questi ragazzi ci hanno dato una lezione di vita, di speranza, di amore”. Tutti i bambini insieme, in coro, hanno concluso la serata cantando il brano di Mr. Rain” Supereroi “certi che non saranno mai più soli, perché angeli che riusciranno a volare, stando vicini l’uno all’altro, invincibili: noi cammineremo a un passo da loro, ovunque andranno, perché ogni loro cicatrice è anche la nostra. Insieme fermeremo il vento, come dentro agli uragani: saremo gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole.
Aniello Palumbo