“Per un fenomeno di moda, è aumentata del 10% la richiesta, da parte delle donne, di aumentare volumetricamente i propri glutei: così come alcune donne desiderano donare volume alle labbra o agli zigomi, altre desiderano avere un lato B alla Kim Kardashian o alla Elettra Lamborghini. Si è passati, in circa trent’anni, dal voler avere il lato B, abbastanza normale di Michelle Hunziker, che divenne famosa per aver posato per la pubblicità di un noto marchio di abbigliamento intimo, a questa nuova moda. Naturalmente il medico deve modulare e regolare queste richieste: non è possibile avere sempre questi volumi eccessivi, sproporzionati, che appesantiscono, solo per seguire la moda. Bisogna fare un’attenta valutazione, anche di tipo posturale, e selezionare dei glutei ben precisi: non eccessivamente grandi, che dovrebbero essere oggetto di una liposuzione, né eccessivamente piccoli, che dovrebbero essere trattati con una gluteoplastica. Solo quelli intermedi si possono trattare con acido ialuronico, con infiltrazione di volume nella zona trattata. I glutei eccessivamente grandi potrebbero provocare un’alterazione di tipo posturale. Naturalmente per chi dovesse avere dei ripensamenti dopo aver subito il trattamento di filler, è possibile tornare alla posizione iniziale nell’arco di poco più di un anno in quanto l’acido ialuronico è di tipo riassorbibile”. A parlare dell’aumento volumetrico dei glutei con filler di ultima generazione, è stato il professor Pasquale Abbruzzese, Docente del Master Universitario di II Livello in Medicina Estetica all’Università Federico II di Napoli, durante il convegno “La Bellezza Continua – Benessere Globale Antiaging”, tenutosi all’Hotel Cetus di Cetara, giunto alla nona edizione come ha spiegato la Presidente e Responsabile Scientifico del convegno, la dottoressa Maria Laura Vinciguerra, medico estetico, omeopata ed omo-tossicologa:” Il convegno, sin dal 2015, si propone di offrire ai medici ai biologi, ai farmacisti, ai fisioterapisti e agli psicologi, un’ampia visione delle ultime novità nei diversi campi. Nell’edizione di quest’anno si è parlato di Medicina Estetica, Dermatologia, Chirurgia Plastica, Tricologia, Disturbi del Comportamento Alimentare, Medicina Legale e delle Assicurazioni in tema di responsabilità professionale, di Benessere Globale e di Nutrizione. Partiamo dall’idea che la nutrizione è importante: stare bene significa seguire un regime alimentare corretto, fare una buona integrazione alimentare a seconda dell’età, seguita però da medici preparati, senza affidarsi ai vari siti web presenti su internet”. La dottoressa Vinciguerra è già proiettata verso la decima edizione del convegno, quella del 2024, che proporrà come sempre aggiornamenti importanti e di altissimo livello.
Il professor Emanuele Bartoletti, Presidente della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME), ha spiegato che il settore della Medicina Estetica sta attraversando un periodo delicato:” Sta acquisendo delle caratteristiche trasformative piuttosto che preventive, anche a causa dei social che diffondono un concetto di bellezza che nulla ha a che vedere con i canoni di bellezza classici: la bellezza è armonia e noi invece sui social vediamo correzioni esagerate di labbra, zigomi, nasi. La correzione va fatta solo quando ce né bisogno e non deve essere una forzatura altrimenti tutto va al di fuori degli obiettivi della Medicina Estetica tra i quali il primo è la prevenzione”. Il professor Bartoletti, che è specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, ha parlato del solco lacrimale:” Le occhiaie sono un inestetismo molto comune, difficile da correggere perché operiamo in una zona con una cute molto sottile e quindi bisogna stare molto attenti a che tipo di prodotto si utilizza e a come si utilizza. Gli acidi ialuronici iniettabili, che hanno caratteristiche particolari, vanno utilizzati in piccole dosi per evitare gonfiori”. Di Tricologia, una branca che sta assumendo sempre più rilevanza, hanno parlato la professoressa Fiorella Bini e il professor Piero Tesauro. La professoressa Fiorella Bini, Specialista in Dermatologia e Venereologia. Presidente della Società Italiana di Tricologia (SITri), ha spiegato che i capelli ci caratterizzano:” Sono la prima cosa che gli altri vedono di noi e rappresentano il nostro io e la nostra personalità. È fondamentale che il paziente si rivolga a medici tricologi preparati: dopo una corretta diagnosi e una corretta terapia medica si applicano le moderne tecnologie come il trattamento Prp che consiste in un preparato a base di plasma e piastrine che viene ricavato attraverso la centrifugazione del sangue autologo del paziente e che viene iniettato nel cuoio capelluto per stimolare la ricrescita ed arrestare la perdita dei capelli. Abbiamo poi la biostimolazione del cuoio capelluto con polinucleotidi, iniettabili in forma di gel nello spessore del cuoio capelluto delle aree diradate. C’è poi la fotobiomodulazione con stimolazione del cuoio capelluto con la luce prodotta da Led. Arriviamo poi alla chirurgia che opera una ridistribuzione dei capelli sul cuoio capelluto e che si affronta quando i follicoli non possono più produrre capelli”. Il professor Piero Tesauro, Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Past President della Società Italiana di Tricologia e membro della Società Internazionale di Chirurgia della Calvizie ha spiegato che ci sono vari aspetti della tricologia:” Quello cosmetico, quello terapeutico, quello inerente alla medicina rigenerativa e quello chirurgico: questi vari aspetti vanno integrati e per ogni paziente va pianificato un percorso. Per coprire le aree calve possono essere utilizzati, oltre ai capelli esistenti, anche i peli terminali come quelli della barba che pur avendo una crescita più lenta, possono contribuire a dare una buona copertura. Sono sempre più le persone che sentono il bisogno di sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica con la maggior crescita. Nel mondo sono circa quattro milioni di persone l’anno. In Italia abbiamo circa ventimila interventi di autotrapianto l’anno”. Il professor Luigi Califano, Ordinario di Chirurgia Maxillo Facciale all’Università Federico II di Napoli, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Maxillo Facciale ha spiegato che:” Sentirsi bene con il corpo e con sé stessi è fondamentale per poter avere una vita di relazioni: tutto ciò che è a disposizione dei medici e dei chirurghi per poter dare alla persona benessere interiore ed estetico deve essere portato avanti con professionalità ed entusiasmo”. L’Onorevole Guido Milanese, Presidente Onorario del convegno ne ha sottolineato l’importanza:” Ha assunto un carattere nazionale e internazionale. La società attuale si basa molto sull’immagine e la richiesta di trattamenti di medicina estetica è sempre più forte”. Dopo i saluti dell’Onorevole Annarita Patriarca, del Sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, e del Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D’Angelo, interessanti sono stati gli interventi dei relatori e dei moderatori: Pasquale Abbruzzese, Giovanni Alberti, Carmine Alfano, Domenico Amuso, Laura Baccari, Pier Antonio Bacci, Emanuele Bartoletti, Elisabetta Bianchi, Fiorella bini, Massimo Bonucci, Gerardo Botti, Antonio Brando, Luigi Califano, Daniele Campo, Annarosa Catizzone, Loredana Cavalieri, Massimo Ciccozzi, Gianpiero Cotugno, Marina D’Aniello, Carlo De Rosa, Antonietta De Simone, Mario De Simone, Ciro De Sio, Davide De Vita, Raffaele Di Guida, Dario Dorato, Domenico Feleppa, Francesca Finelli, Carlo Gasperoni, Rosa Giannatiempo, Giuseppe Maria Izzo, Gregorio Laino, Carlo Magliocca, Basilio Malamisura, Alessandra Manzi, Attilio Maurano, Carla Milanese, Guido Milanese, Antonio Mollo, Massimo Niola,Daniela Palomba, Carmine Papa, Mario Passaro, Gaetano Pellegrino, Giuseppe Pellegrino, Luisa Pellegrino, Paolo Persichetti, Raffaele Petta, Laura Piombino, Pasquale Piombino,Giuseppe Raimo, Giovanni Ricco, Maurizio Romano, Francesco Sacco, Rita Schiano di Cola, Rita Schiano Di Cola, Luigi Schiavo, Chantal Sciuto, Giuseppe Serpieri, Antonio Soverina, Paola Tarantino, Piero Tesauro e Maria Laura Vinciguerra.
Aniello Palumbo