“Abbi cura della terra e dell’acqua: non ci sono state donate dai nostri padri, ma prestate dai nostri figli”. Con quest’antico detto dei pastori nomadi del Kenya ha concluso la sua relazione l’ingegnere salernitano Nunzio Romano, Professore Ordinario all’Università Federico II di Napoli dove insegna “Protezione idraulica del Territorio” presso il Dipartimento di Agraria, durante la conviviale rotariana a lui dedicata organizzata, al Grand Hotel Salerno, dal Presidente del Club Rotary Salerno Duomo, il dottor Michele Pellegrino, che ha voluto che si trattasse in modo approfondito la questione riguardante la gestione e la salvaguardia idrica e territoriale:” Negli ultimi anni diverse zone d’Italia mostrano fenomeni di degrado di notevole intensità, soprattutto a causa di una gestione del territorio non sempre ottimale e compatibile con le locali situazioni ambientali”. L’ingegner Romano che è anche Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Ambiente” (C.I.R.AM.) dell’Ateneo Federiciano, ha illustrato le ultime innovazioni nel campo della bonifica dei siti contaminati:” In alcuni terreni della cosiddetta “Terra dei Fuochi” stiamo usando tecniche a basso impatto ambientale per recuperare la fertilità dei suoli. Attivando il progetto Life – EcoRemed per le aree agricole, stiamo utilizzando delle piante, come il pioppo, per diminuire la concentrazione di metalli pesanti presenti nel suolo. Dopo la decontaminazione si riprendono gradualmente le attività agronomiche del terreno contaminato che diversamente diventerebbe appannaggio di sfruttamento per edificare case o centri commerciali”. Il professor Romano ha spiegato che la Regione Campania ha finanziato un piano di monitoraggio integrato su scala regionale chiamato ”Campania Trasparente”:” Serve a dare ai cittadini il senso della situazione reale in tutta la Regione, soprattutto dopo che i prodotti agricoli campani sono stati vessati in modo indiscriminato e ingiustificato: i prodotti della Campania sono ottimi e le piccole situazioni di contaminazioni non sono diverse da quelle di altre parti d’Italia. La Regione Campania è la prima regione in Italia ad aver ideato e implementato tale modello finalizzato alla tutela del consumatore: un modello trasparente per garantire la salubrità dei territori e dei prodotti campani ”. L’ingegner Romano ha anche affrontato il tema dei dissesti idrogeologici: ” L’Italia è un Paese geologicamente giovane caratterizzato da una situazione morfologica e climatica che rende il suo territorio particolarmente predisposto ai fenomeni di erosione idrica superficiale e al dissesto idrogeologico che possono essere esaltati dalla presenza degli incendi che negli ultimi anni hanno determinato situazioni di pericolo. E’ necessario controllare e manutenere bene il territorio per prevenire delle situazioni estreme che rendono il nostro ambiente sempre più facilmente attaccabile e degradabile”. Romano ha anche spiegato ciò che è stato fatto nella Piana del Sele per quanto riguarda l’irrigazione dei terreni:” Le nuove tecniche irrigue sono state messe in atto nel Consorzio irriguo di Paestum nell’ottica del risparmio dell’acqua” e le tecniche di recupero delle zone abbandonate nell’area del Parco del Cilento:” Erano state abbandonate negli anni ’50 – ‘60 per la migrazione dei residenti nelle grandi città. Oggi quelle zone stanno rivivendo anche attraverso le nuove culture”. Il professor Romano ha anche spiegato che per quanto riguarda i cambiamenti climatici non è vero che siamo in un periodo di diminuzione delle piogge: “A Salerno, negli ultimi cento anni, a parte il picco del 1954, quando ci fu l’alluvione, si sono alternati periodi umidi a periodi aridi. Nel 2018 ci sono state piogge notevoli tanto che la Diga dell’Alento, nel Cilento, ha sfiorato per ben due volte”.
Aniello Palumbo