Arte, storia, natura, cultura, gusto, tradizioni antiche che connettono passato e presente: ecco Atrani, gioiello della Costiera Amalfitana, sabato protagonista al tg itinerante della tgr Campania.
Le telecamere della tv nazionale hanno provato a catturare tutta la magia del borgo più piccolo d’Italia, regalando ai telespettatori una cartolina da sogno.
Atrani ha aperto con entusiasmo lo scrigno dei suoi tesori, accompagnando la troupe in un vero e proprio viaggio nel tempo.
A partire dall’anno mille, con la suggestiva rappresentazione del Matrimonio Ducale con cui i telespettatori sono entrati nell’antica cappella palatina di S. Salvatore de’ Birecto. Nella chiesa, cuore pulsante del ducato amalfitano ai tempi del suo pieno splendore, veniva infatti celebrato il matrimonio del Duca di Amalfi, oltre all’investitura dello stesso, sancita dalla posa del “birecto” che ne ufficializzava il potere. Al suo interno si possono ammirare, oltre alla peculiare architettura e alla antica pianta a croce greca, le porte di bronzo risalenti al 1087 e un pluteo in marmo raffigurante una coppia di pavoni, rarissimo esempio di scultura bizantina.
L’irruzione di Masaniello in fuga dai gendarmi ha consentito un salto nel tempo, a metâ tra storia e leggenda, fino al 1600. La tradizione vuole che il capopopolo napoletano si sia rifugiato proprio ad Atrani nei giorni della rivolta, nelle grotte adiacenti la casa di sua madre Antonia che sovrastano l’abitato del borgo.
Riavvolgendo i fili della storia e dell’arte le telecamere si sono spostate fino all’antica porta dell’Angelo, al confine nord tra il borgo e Ravello, dove oltre a godere di un panorama mozzafiato, sorge la Cappella rupestre di S. Michele Arcangelo. Il Camposantino, così chiamato perchè dopo il 1804 (con l’editto di S. Cloud) venne adibito a cimitero, custodisce nella sua semplicitâ il culto del più forte tra gli Arcangeli e l’antica pietas riservata ai defunti, in un mix di arte e devozione popolare capace di stregare ancora oggi.
Nel borgo dove il tempo scorre ancora lento, dove il vivere slow è un inno all’essenza semplice del quotidiano e della vita stessa, anche il gusto si snoda tra le pieghe della tradizione. Le eccellenze della buona tavola mostrate al grande pubblico parlano innanzitutto del legame viscerale di Atrani con il mare: alici, pesce bandiera, sgombro, totani possono essere ancora gustati in ossequio alle antiche ricette o mixati a sapori moderni, senza che ne venga intaccata la genuinitá. Non potevano mancare i limoni, coltivati sui terrazzamenti che accarezzano la montagna, protagonisti di primi piatti, del Lemon Spritz, bevanda nata ad Atrani e ormai conosciutissima, e di dolci. Così come non potevano mancare due tipiche eccellenze atranesi: il sarchiapone (zucca lunga farcita con il ripieno dei cannelloni) ed il pasticciotto (morbida pasta frolla farcita con crema ed amarena).
Grazie all’aiuto degli anziani, custodi dei segreti di quell’antica manualitá operosa caratteristica del borgo, i telespettatori hanno infine avuto un saggio delle antiche tradizioni artigianali (salatura delle alici, arte presepiale, scultura).
Un borgo incantato che oggi ha mostrato la sua parte migliore al grande pubblico, in cui la vocazione all’accoglienza si concretizza con un’offerta turistica che punta a far sentire “ospiti” e non “visitatori” chi la sceglie durante tutto l’anno. Specie a Natale, quando il paese presepe si accende di luci ed eventi che scaldano l’atmosfera di festa. Quest’anno la calata della stella, giunta alla 138° edizione, sará l’evento centrale del progetto Stelle Divine, che porterá ad Atrani artisti, scienziati, musicisti e personalitá di rilievo del panorama nazionale. Un motivo in più per venire ad Atrani, a respirare a pieni polmoni quell’aria intrisa di salsedine, bellezza, arte e tradizioni che rende impossibile, per chi arriva la prima volta, andarsene veramente.
Di seguito il link per rivedere il tgr.
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-23cb176d-187b-4f87-8423-1e117e71864e.html