“Pier Paolo Pasolini nel 1974, in un articolo scritto sul Corriere della Sera, diceva: Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi”. Adesso, dopo tanti anni anche noi sappiamo e abbiamo anche le prove. Oggi attraverso le carte giudiziarie dei processi sappiamo tutto e questo libro, che difende la costituzione, è un atto d’accusa che racconta quello che la gente dovrebbe conoscere”. Sono le parole del giornalista e scrittore Daniele Biacchessi , che ha presentato il suo nuovo libro “Stragi D’Italia”, nella sede della “Casa del Volontariato” di Via Patella, su Corso Vittorio Emanuele, in un incontro organizzato dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) di Salerno, presieduta dal dottor Ubaldo Baldi che ha annunciato che si inaugurerà a Salerno, sul Lungomare, la “Piazza XXV Aprile” Nel giorno dedicato alle celebrazioni organizzate per la “Festa della Liberazione” , nel corso della manifestazione che organizziamo ogni anno, inaugureremo anche a Salerno la “Piazza XXV Aprile”. Nel corso del consueto corteo che partirà da Piazza Ferrovia e che arriverà davanti alla sede della Provincia, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, scopriremo una targa nel grande slargo sul Lungomare che si trova all’altezza del “Bar Nettuno”. Siamo riusciti a raggiungere questo importante risultato grazie all’Amministrazione Comunale e alla collaborazione del nostro socio, il dottor Vittorio Salemme”. Il dottor Baldi ha anche annunciato che, sempre nella giornata del 25 Aprile, presso il “Teatro Ghirelli” alle ore 19,00, sarà organizzato uno spettacolo multimediale intitolato “Bella Ciao” che vedrà protagonisti tanti artisti salernitani che racconteranno le storie dei partigiani salernitani tratte dal libro “Salerno Ribelle”, scritto dal dottor Ubaldo Baldi:” Con la regia curata da Ferdy De Laur avremo il “narrautore” Dino De Angelis che reciterà alcuni brani del libro e gli interventi musicali di vari artisti: Lilia Krav al pianoforte, Olga Virlan al violoncello, Antonio Giordano e Bruno Mauro alle chitarre, Mario Villani alle percussioni e la splendida voce di Maria Pia Del Giorno”.
Il dottor Giuseppe Zito, che ha moderato con grande professionalità l’incontro, ha ricordato le tante attività svolte da Daniele Biacchessi:” Giornalista, scrittore, narratore, conduttore radiofonico, autore e interprete di teatro di narrazione, regista e produttore cinematografico, Direttore di Radio On. È presidente dell’Associazione Arci Ponti di memoria. Biacchessi ha la capacità di rendere la parola potente”. Dopo l’intervento del dottor Vittorio Salemme, Daniele Biacchessi ha raccontato ciò che è accaduto nel periodo che va dal 1965 al 1980:” Partendo dal convegno organizzato dall’Istituto di studi militari Alberto Pollio all’hotel “Parco dei Principi” di Roma durante il quale i relatori cominciarono ad immaginare una sorta di guerra a bassa intensità che di fatto iniziò con la bomba in Piazza Fontana, il 12 dicembre del 1969, nel centro di Milano, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, che causò 17 morti e 88 feriti e che proseguì fino al 2 agosto del 1980 con la bomba alla stazione di Bologna. Se è però chiara la matrice delle organizzazioni neofasciste di quegli anni bisogna dire che successivamente si inserirono nuovi fattori che cominciarono a contribuire a prolungare la stagione della tensione, come l’attentato dinamitardo avvenuto il 23 dicembre 1984 sul Rapido 904 definita la strage di Natale la cui matrice, accertata con sentenza definitiva, è stata attribuita alla criminalità organizzata: a Cosa nostra”. Biacchessi, che è un “giornalista giornalista”, ha ricordato anche le stragi di Capaci e di Via D’Amelio:” Queste stragi e anche quelle del ’93: quella di Via dei Georgofili a Firenze e quella di Via Palestro a Milano, su cui ancora si sta indagando, furono organizzate da Cosa nostra, ma con i depistaggi degli apparati dello Stato, dei funzionari infedeli allo Stato. Ci sono delle ombre che ancora non sono state chiarite. Questo dimostra che in Italia c’è stata una stagione in cui le vittime civili sono state utilizzate per compiere un’operazione politica di destabilizzazione per la stabilizzazione: ossia creare un caos tale da far pensare che tutto stia cambiando, ma in realtà non cambia niente”. Riguardo la vicenda della lettera scritta agli studenti del liceo Da Vinci di Firenze dalla preside dell’istituto, Annalisa Savino, di origine salernitana, Biacchessi ha dichiarato:” È una lettera bellissima, che andava scritta, anche se il fascismo di oggi non può essere paragonato al fascismo di ieri: se non capiamo questo commettiamo un errore clamoroso. Il fascismo oggi si è trasformato, è un fascismo liberista ed ha al suo interno il potere economico”. A proposito della vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, Biacchessi ha affermato:” Il 41 Bis è stato concepito in un momento di emergenza: dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio ed è stato applicato giustamente per i mafiosi responsabili di questi crimini orrendi. Oggi molto è cambiato e possiamo dire che non c’è più un’emergenza di criminalità organizzata e per quanto gli anarchici possano aver compiuto degli atti complicati io non me la sento di affibbiargli un 41 bis: mi sembra di capire che ci sia molta speculazione politica dietro tutto questo”. Biacchessi ha lanciato un messaggio ai giovani:” Ai ragazzi voglio dire: fatevi toccare tutto, ma non fatevi toccare la Costituzione”.
Aniello Palumbo
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