“Una voce robusta, che aveva una specie di vibrazione metallica, s’alzò dal mare ed echeggiò fra le tenebre, lanciando queste parole minacciose: “ Uomini del canotto! Alt! o vi mando a picco!”. E’ questo l’incipit del famoso romanzo d’avventura “Il Corsaro Nero” scritto da Emilio Salgari e ambientato nel Mar dei Caraibi, nell’ ultimo quarto del XVII secolo. Non tutti sanno però che lo scrittore veronese che ha raccontato dei corsari dei Caraibi e dei pirati della Malesia, ambientando i suoi romanzi in mari lontani, in questi mari, non c’è mai stato:” Salgari è stato solo tra il Mar Adriatico e il Mar Ligure: inventò i suoi personaggi trasferendo, sostanzialmente, il Mar Mediterraneo in posti esotici. Robert Louis Stevenson, invece, aveva girato il mondo e, infatti, il suo romanzo ”L’Isola del Tesoro” è un modello della letteratura d’avventura e di viaggi, tanto da ispirare il grande disegnatore veneziano Hugo Pratt che nel 1967 creò il suo famoso personaggio: l’antieroe “Corto Maltese”. A raccontare che Salgari aveva viaggiato solo con la fantasia, scrivendo comunque romanzi affascinanti, che hanno fatto sognare varie generazioni di lettori, è stato l’Ambasciatore Cosimo Risi, durante l’incontro organizzato questa sera presso il “Circolo Canottieri Irno” di Salerno, dall’associazione velistica “Divertivento”, presieduta dal dottor Nello Tornitore che ha ricordato le tante attività svolte dal sodalizio:” Promuove attività ricreative e sportive dilettantistiche nei settori della vela e della nautica, diffondendo la cultura del mare ed organizzando anche eventi di solidarietà. In generale i mari dividono i continenti e con la navigazione uniscono i popoli: il Mediterraneo, in questo mondo globale, è l’unico mare che separa tre continenti che hanno interessi e culture diverse“. Il dottor Oscar Fini, tesoriere dell’associazione: ” Sono il braccio destro del presidente e a volte anche il sinistro” ha letto il ricco curriculum dell’ambasciatore Cosimo Risi, suo amico sin dai tempi del liceo, al Tasso. A portare i saluti del presidente del “Circolo Canottieri Irno”, il dottor Giovanni Ricco, è stato il Consigliere addetto alla Cultura, il dottor Salvatore Fruscione. L’Ambasciatore Risi, Past President del “Rotary Club Salerno” ha spiegato che il Mar Mediterraneo è stato a lungo un luogo di scorrerie: ” Da parte di pirati “barbareschi”, marinai musulmani quasi tutti provenienti dalla Turchia o dall’Africa Settentrionale che, nel periodo precedente al vicereame spagnolo, fino agli inizi del XIX secolo, depredavano i battelli e spesso arrivavano anche a terra”. Risi ha spiegato che oggi nel Mediterraneo non ci sono più i pirati ma ci sono comunque delle traversate pericolose :” Quelle dei migranti che arrivano soprattutto dalla Libia e dalla Tunisia: il Mediterraneo continua ad essere luogo di sbarchi e naufragi. Nel periodo gennaio – maggio 2022 gli sbarchi in Italia sono aumentati del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021: 21193 contro 15195. I paesi di partenza sono: Libia, 11986; Tunisia 4107; Turchia 4414. Ad eccezione di Afghanistan e Siria, per cui si può configurare la categoria di profughi di guerre, si tratta in maggioranza di migranti economici, non eleggibili all’accoglienza obbligata e passabili di rimpatri. Il porto più gettonato resta sempre Lampedusa”. Risi ha anche spiegato che il Mar Mediterraneo è frequentato anche da navi militari:” Fino ad un certo periodo il Mar Mediterraneo era il dominio della VI Flotta americana: adesso vediamo sempre più spesso le navi russe al largo della Puglia e sott’acqua, anche se non si vedono, ci sono sommergibili nucleari russi. La loro presenza ha uno scopo deterrente nei confronti dell’Itala, che è un paese Nato, che deve stare molto attenta alle scelte politiche che attua riguardo al conflitto in Ucraina”. Risi ha ricordato che il Mar Mediterraneo è teatro di traffici marittimi :” Nel Mediterraneo passano le navi petroliere e i grandi cargo che trasportano container che arrivano anche a Salerno”. A questo proposito Risi ha ricordato che il 23 marzo del 2021, la Ever Given, una grande nave portacontainer lunga 400 metri, si incagliò nel Canale di Suez (Egitto) provocandone l’ostruzione:” Ci vollero giorni per disincagliarla e questo provocò il blocco di tante navi che erano in attesa nel Mar Rosso”. Risi ha poi parlato del gigantismo delle navi:” Sono sempre più grandi, hanno un tonnellaggio sempre più grosso e portano sempre più container. Anche le navi da crociera sono sempre più grandi e le vediamo quando attraccano nel nostro porto: questo gigantismo delle navi contribuisce ad intasare sempre più il Mar Mediterraneo che sta diventando una sorta di autostrada a corsia unica sempre più stretta e faticosa da gestire”. Risi ha concluso spiegando che il Mar Mediterraneo, che noi abbiamo sempre considerato come sinonimo di incontro tra popoli diversi, civiltà e culture, è in realtà un mare che vede lo scontro tra le civiltà:” Non possiamo ignorare che dall’altra parte preme una certa interpretazione dell’Islam politico che ci vede come infedeli e quindi come nemici da combattere”.
Aniello Palumbo