La Jomi Salerno concede il bis, è festa tricolore. Le ragazze guidate in panchina da coach Neven Hrupec superano, in una Palestra Caporale Maggiore Palumbo gremita in ogni ordine di posto, l’Indeco Conversano con il risultato finale di 25 a 12, conquistando per il secondo anno consecutivo il titolo di Campionesse d’Italia.
La Jomi Pdo Salerno scrive per la sesta volta nella storia il proprio nome nell’Albo d’Oro della Serie A1 Femminile (settimo titolo tricolore per la pallamano salernitana), chiudendo a gara due la serie di finale contro le pugliesi. Capitan Coppola e compagne conducono il match sin dalle prime battute. Al 13’ le salernitane sono avanti con il risultato di 8 a 3, Conversano è costretto a chiamare time out. La prima frazione di gioco si chiude con le salernitane avanti con il risultato di 12 a 8. La musica non cambia nella ripresa.
La Jomi Salerno preme il piede sull’acceleratore, concedendo poco spazio alle avversarie. In questi frangenti sale in cattedra il portiere Monika Prunster che con alcuni prodigiosi interventi nega la gioia della rete a Barani e compagne. Nei secondi trenta minuti di gioco la formazione campana concede solamente tre reti all’Indeco Conversano. Il divario in termine di realizzazioni aumenta con il passare dei minuti, la Jomi Salerno raggiunge il massimo vantaggio sul +13 che chiude definitivamente i giochi. Il match si chiude con il risultato finale di 25 a 12 in favore della formazione allenata da coach Hrupec. Alla Palestra Caporale Maggiore Palumbo può esplodere la festa, la Jomi Salerno conquista per il secondo anno consecutivo il titolo di Campione d’Italia.
Jomi Salerno – Indeco Conversano 25-12 (primo tempo: 18-14)
Jomi Salerno: Prunster, Ferrari, Casale, Coppola 3, Dalla Costa 3, De Somma, Fabbo 1, Gomez 8, Landri 1, Lauretti 1, Motta, Napoletano 2, Stellato, Trombetta 6. All: Neven Hrupec
Indeco Conversano: Giona, Bertolino, Albertini, Babbo 2, Barani 1, Chiarappa, Di Pietro 2, Ganga 3, Gozzi, Lopriore, Losio 1, Stefanovic 2, Toro 1. All: Enza Fanelli
Arbitri: Rosca – Merisi