“ I bambini, gli anziani e le donne sono le maggiori vittime delle guerre, ma soprattutto i bambini sono quelli più duramente colpiti dal dramma della guerra. Sono tutti uguali i bambini: quelli del Kosovo, della Bosnia, del Ciad, dell’Iran, dell’Iraq. Tutti sperano in noi medici, soprattutto in noi italiani”. E’ stato il Generale Vito Ferrara, Direttore di Sanità dell’Arma dei Carabinieri, a raccontare i drammi della guerra durante l’incontro organizzato, al Grand Hotel Salerno, dal Presidente del Club Rotary Salerno, il dottor Mario Petraglia, che sta dedicando molti degli incontri programmati durante il suo mandato alle tematiche legate al Mediterraneo. A leggere il ricco curriculum del Generale Vito Ferrara è stato il dottore rotariano Salvatore Gatto, suo grande amico, che ha ricordato il prestigioso percorso di studi del Generale, le tante onorificenze al merito ricevute e annunciato che il prossimo anno sarà, per tre anni, il Capo della Sanità di tutte le Forze Armate. Il Generale Vito Ferrara, ha spiegato che la Sanità Militare Interforze è costituita dalle quattro Forze Armate: “Arma dei Carabinieri, Esercito, Marina e Aeronautica” e raccontato che:” I soldati italiani, 15/20mila ragazzi dai 22 ai 35 anni, sono stimati e rispettati in tutto il mondo. Portano alto il valore della nostra Patria”. Il Generale Ferrara ha ricordato i teatri operativi: ” Libano, Bosnia, Cipro, Afghanistan, Iran, Iraq, Uganda, Kenia. Con l’operazione Ippocrate abbiamo un nostro ospedale da campo in Libia, dove curiamo quelli che combattono l’ISIS”; l’impegno dei soldati nel progetto “Strade Sicure” e la splendida e straordinaria opera che sta portando avanti la Marina Militare per i profughi. Ferrara ha spiegato come è organizzato l’ospedale militare della Nave Ospedale Cavour:” E’ una splendida realtà tecnologica italiana” e che l’Aeronautica Militare Italiana, con un aereo attrezzato entrato in funzione alla fine del 2015, ha fatto 216 voli, solo in Italia, per soccorrere i bambini e le persone, ricoverate in vari ospedali, che avevano bisogno di sangue: ”La nostra Aeronautica è l’unica nel panorama internazionale, insieme alla RAF, la Royal Air Force inglese, ad avere la capacità di trasportare pazienti altamente infettivi in biocontenimento”. Anche l’Arma dei Carabinieri si avvale di un suo Servizio Sanitario che opera in concorso con tutti gli altri soggetti istituzionali:” Ci interessiamo di medicina preventiva, sanitaria, legale e di supporto in ambito addestrativo, operativo e delle emergenze. Collaboriamo con i NAS e diamo supporto, con il nostro Poliambulatorio Mobile, durante le emergenze come i terremoti dell’Aquila e di Amatrice”. Ferrara ha raccontato delle sale di tortura, delle atrocità delle pulizie etniche, ma anche dei disegni dei bambini sulle lavagne delle scuole abbandonate; dei vari orfanatrofi che ha visitato e delle donne musulmane:” La pace passa anche attraverso le donne che vogliono la pace e non la guerra. Quando capiranno che anche le donne possono andare a scuola forse qualcosa cambierà”. Ferrara spesso è stato in missione nel periodo delle festività natalizie:” Facevamo anche il presepe e nessun musulmano che veniva a pranzo da noi si è mai lamentato del presepe. Solo in Europa, in Italia non possiamo fare i presepi”. Il Generala Ferrara ha anche fatto nascere una bambina in Kosovo:” E’ nata grazie alle mie mani, ma anche grazie a una suora francese di 86 anni che mi ha guidato con gli occhi. Quella bambina è nata con gli occhi e con il cuore di tutti e due”. Ferrara ha sottolineato l’importanza che ha la famiglia per un soldato:” Tutto quello che fa un militare, riesce a farlo anche grazie al supporto della famiglia”. Ferrara ha ricordato, commosso, i tanti amici caduti e la bandiera che avvolgeva le bare:” Noi quando siamo lontano dalla nostra Patria, con la nostra bandiera rappresentiamo l’Italia. Ci sentiamo italiani e siamo consapevoli e orgogliosi di esserlo sotto la nostra bandiera”.