Lavoro, Istat, a maggio disoccupati al 9,9%, per la prima volta dopo 7 anni sotto le 2 cifre, punto più basso dal 2012.

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Dopo la sostanziale stabilità registrata ad aprile, a maggio 2019 la stima degli occupati risulta in crescita rispetto al mese precedente (+0,3%, pari a +67 mila); anche il tasso di occupazione sale al 59,0% (+0,1 punti percentuali).

L’aumento dell’occupazione si concentra tra gli uomini (+66 mila) mentre risultano sostanzialmente stabili le donne; per età sono stabili i 15-24enni, in calo i 35-49enni (-34 mila) e in aumento le altre classi di età, prevalentemente gli ultracinquantenni (+88 mila). Si registra una crescita sia degli indipendenti (+28 mila) sia dei dipendenti, permanenti e a termine (+39 mila nel complesso).

Le persone in cerca di occupazione sono in calo (-1,9%, pari a -51 mila). La diminuzione è determinata da entrambe le componenti di genere ed è distribuita in tutte le classi d’età tranne i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione cala al 9,9% (-0,2 punti percentuali).

La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a maggio è sostanzialmente stabile, l’andamento è sintesi di una diminuzione tra gli uomini (-29 mila) e una crescita tra le donne (+33 mila). Il tasso di inattività è invariato al 34,3% per il quarto mese consecutivo.

Nel trimestre marzo-maggio 2019 l’occupazione registra una crescita rilevante rispetto ai tre mesi precedenti (+0,5%, pari a +125 mila), verificata per entrambi i generi. Nello stesso periodo aumentano sia gli indipendenti (+0,5%, +27 mila) sia i dipendenti permanenti (+0,6%, +96 mila) sia, in misura lieve, quelli a termine; per tutte le classi di età si registrano segnali positivi ad eccezione dei 35-49enni.

All’aumento degli occupati si associa, nel trimestre, un ampio calo delle persone in cerca di occupazione (-3,7%, pari a -100 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -37 mila).
Anche su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,4%, pari a +92 mila unità).

L’espansione riguarda entrambe le componenti di genere, i 15-24enni (+43 mila) e soprattutto gli ultracinquantenni (+300 mila) mentre risultano in calo le fasce di età centrali. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno si distribuisce tra dipendenti permanenti (+63 mila), a termine (+18 mila) e indipendenti (+12 mila).

Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un notevole calo dei disoccupati (-6,9%, pari a -192 mila unità) e a una sostanziale stabilità degli inattivi tra i 15 e i 64 anni.

Il tasso di disoccupazione a maggio cala, attestandosi al 9,9%. In discesa di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile. Lo rileva l’Istat. Si tratta del valore più basso dal febbraio del 2012. Per la prima volta da oltre sette anni il tasso di disoccupazione perde così la doppia cifra.

A maggio, dopo “la sostanziale stabilità” registrata ad aprile, la stima degli occupati risulta in crescita rispetto al mese precedente di 67 mila unità (+0,3%). L’aumento, spiega l’Istituto, si concentra tra gli uomini (+66 mila) e tra gli ultracinquantenni (+88 mila). L’Istituto segna un rialzo degli occupati anche su base annua (+92 mila unità), soprattutto tra gli ultracinquantenni (+300 mila).

Il tasso di occupazione a maggio sale al 59,0%, il valore più alto da quando sono disponibili le serie storiche, ovvero dal 1977. L’Istat spiega che il numero degli occupati ha così raggiunto 23 milioni e 387 mila unità.

A maggio, infine, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) scende al 30,5%, in calo di 0,7 punti rispetto al mese precedente.