di Gerardo Sano
Le recenti elezioni amministrative, hanno consegnato l’amministrazione della cosa pubblica nelle mani di una squadra di giovani , gran parte dei quali nati dopo il disastroso sisma del 1980. Il neo sindaco Oscar Imbriaco, unico con esperienza amministrative precedente, è riuscito nell’intento di modellare un gruppo che andasse oltre i vecchi schemi che hanno caratterizzato un trentennio della vita politica lavianese, incarnata nella contrapposizione il Sindaco uscente Rocco Falivena e l’ex Sindaco Salvatore Torsiello.
Una compagine che intende attuare un programma concepito in particolare sulla necessità di una ripartenza della fragile economia locale, affiancando alla necessaria sistemazione definitiva del capitolo ricostruzione, un’attenzione particolare alle realtà agricole, ed alle possibilità turistico-ambientali del territorio. Progetti, che il neo sindaco individua : “ nella valorizzazione delle eccellenze agricole del proprio territorio, attraverso la promozione di tutti i prodotti delle stupende montagne del proprio comune ad iniziare dal caciocavallo e degli altri prodotti dei numerosi allevamenti , ricercando sinergie con gli altri comuni montani della valle del Sele, lavorando tutti insieme a sostegno degli allevatori, con l’intento di arrivare e al riconoscimento del dop”.
E’ il compito principale che l’amministrazione ha affidato al più giovane dei consiglieri, il ventiduenne Giovanni Cifrodelli. L’altro importante tassello per valorizzare il turismo ambientale è il villaggio antistress , realizzato da anni nella area dell’insediamento provvisorio, dotato di piscina comunale ed immerso nel verde è un luogo di relax e tranquillità frequentato da persone e famiglie provenienti dalle grandi città, che con una cifra modica possono godersi i piaceri della vita agreste . Il castello medievale, con l’ala nord restaurata ed aperta al pubblico tutte le domeniche, è un altro dei punti nodali in uno con gli splendidi paesaggi montani dell’offerta turistica lavianese. Per il neo sindaco il completamento del restauro è un’altra priorità, “ già con la precedente amministrazione sono stati avviati un progetto affidato Soprintendenza di Salerno per l’accesso ai Fondi europei”.
L’ intento dell’ amministrazione sarebbe quello di realizzare all’interno dello stesso un angolo dei ricordi del sisma del 1980. Terremoto e fine della ricostruzione, nonostante siano passati trent’anni dall’evento , bisogna purtroppo ancora provvedere ad aggiustamenti. Un patrimonio abitativo notevole e la necessità di dover ancora realizzare la casa ad alcuni terremotati è la strana contraddizione che esiste a Laviano, come in tanti altri comuni colpiti o distrutti in quel lontano 23 novembre 1980. Duplice l’azione della neo amministrazione, la realizzazione di nuovi alloggi già in fase di avanzato iter, dall’altra la vendita di parte patrimonio abitativo di proprietà del comune per coprire le spese per la costruzione degli alloggi. Il resto del patrimonio abitativo di proprietà del comune, sarà destinata agli attuali occupanti, che potranno riscattarli attraverso un pagamento rateale spalmato negli anni. Un mutuo sociale, che garantirà la possibilità di una casa anche a chi in momenti di difficoltà, come quelli attuali, per la mancanza di credito da parte delle banche, non poteva permettersela.
Inoltre sarà un incentivo a risiedere nel ridente comune della Valle del Sele, che come la maggior parte dei piccoli borghi delle aree interne è attraversato dal problema dello spopolamento. Incentivare la permanenza nelle aree interne è sicuramente l’ impegno più importante che attende la neo amministrazione del sindaco Imbriaco e dei suoi giovani collaboratori, dall’unica donna Maria Michela Torsiello, al vice Sindaco Alfonso Sabbatino, a Gerardo Torluccio e Giovanni Cifrodelli.