a cura dell’Ordine degli Architetti di Salerno
Si terrà venerdì 26 settembre, alle 15, nell’Aula Parrilli del Palazzo di giustizia di Salerno, il Convegno sul tema “L’attività edilizia fra governo del territorio e tutela paesaggistica ed ambientale”, organizzato dagli Ordini degli Architetti e degli Avvocati di Salerno.
Saluteranno il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti Maria Gabriella Alfano e il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Americo Montera. Introdurranno gli avvocati Antonio Brancaccio e Maria Annunziata. Relazioneranno il Consigliere di Stato Sergio De Felice (“La tutela del paesaggio”); il Professore di Diritto dell’Ambiente presso l’Università degli Studi Roma 2 Gianluca Maria Esposito (“La pianificazione del territorio tra gli interessi differenziati: verso una possibile nozione unitaria”); il professore di Diritto amministrativo dell’Università di Roma Tor Vergata Eugenio Picozza (“Il governo del territorio fra tutela dell’ambiente e sostenibilità socio-economica”).
“Il problema di maggiore rilievo per l’attività professionale nelle numerose zone della provincia di Salerno interessate dai vincoli paesaggistici, che si aggiungono agli altri connessi alla presenza del Parco Nazionale del Cilento e dei numerosi parchi ed aree naturali protette regionali – ha detto il Presidente degli Architetti Maria Gabriella Alfano – risiede nella mancanza di regole certe ed oggettive su cui fondare le proposte progettuali. Mentre per le zone soggette a vincoli “imposti dalla legge” vi sono elementi cui riferirsi, l’operato del tecnico diventa particolarmente difficile per le zone soggette ai cosiddetti vincoli imposti “per legge”. Qui, infatti, mancando ogni specifica regola, il giudizio sull’opera – demandato ad un singolo soggetto, il funzionario della Soprintendenza – finisce per essere connotato da eccessiva discrezionalità. Con il trascorrere degli anni il paesaggio su cui è stato imposto il vincolo risulta mutato, dovrebbe essere, quindi, prevista la periodica revisione dei vincoli paesaggistici. Gli interventi di architettura contemporanea sono in tanti casi valutati dalle soprintendenze italiane in senso negativo. Si tende, infatti, ad orientare le trasformazioni urbane e del territorio in genere verso “più tranquille” tipologie del passato, appellandosi al concetto di tutela come salvaguardia della preesistenza. Problemi analoghi – ha concluso il Presidente Alfano – si manifestano anche per gli interventi sugli edifici esistenti per i quali risulta in tanti casi difficile garantire la sicurezza statica, il contenimento energetico, il superamento delle barriere architettoniche”.
Fanno parte del Comitato Scientifico gli architetti Maria Gabriella Alfano e Mira Norma, gli avvocati Antonio Brancaccio, Maria Annunziata, Francesco Accarino, Giovanni Caliulo e il dottor Ernesto Gargano.