Il Servizio civile ad Eboli, con l’associazione “Un hospice per Eboli ed amici dell’ospedale SS Maria Addolorata”, diventa “servizio di civiltà”. L’associazione, presieduta da Armando De Martino, medico specialista in anestesia e rianimazione ed esperto palliativista, è inserita dalla Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato Oncologico (F.A.V.O), tra le sedi in cui è possibile svolgere il servizio civile con l’annessione al progetto nazionale “Una rete per il malato oncologico”.
“Un hospice per Eboli ed amici dell’ospedale SS Maria Addolorata” è un’associazione attiva su tutto il territorio della provincia di Salerno dal 2005 e si occupa di promuovere le cure palliative, l’assistenza, sia domiciliare che in hospice, ai malati che non possono più guarire, dando sostegno sia clinico, sia psicologico agli ammalati ed ai loro familiari.
L’obiettivo del progetto è fornire maggiore corrispondenza tra domanda ed offerta di assistenza domiciliare, cure palliative ed hospice. In fase avanzata o terminale di malattia, infatti, i bisogni del malato oncologico tendono a moltiplicarsi e le risposte o meno che i pazienti riscontrano ai loro bisogni impattano in modo preponderante sulla loro qualità di vita e dei loro familiari. E’ necessario, dunque, attivare un’assistenza ad hoc, a domicilio o in hospice, per garantire la migliore qualità di vita possibile al malato e ai suoi familiari.
I giovani di età compresa tra i 18 ed i 28 anni potranno presentare le proprie istanze entro e non oltre le ore 14 del prossimo 30 giugno. Angelica Scarano, operatore locale del progetto, riceverà gli interessati ad avere informazioni dettagliate, oppure aiuto nella compilazione della domanda, ogni martedì presso la sede dell’associazione, in Via Apollo XI, dalle ore 17 alle ore 20.
Il volontariato oncologico promosso dall’associazione non poteva non suscitare l’interesse e l’attenzione di Lazzaro Lenza, assessore alle politiche sociali: «Eboli è una città ricca, la sua più grande ricchezza sono le persone. L’Ente, che pure è protagonista di questa opportunità che viene data ai giovani con il progetto “Potenziare le abilità”, deve anche promuovere e sostenere le associazioni che, come Un hospice per Eboli ed amici dell’ospedale SS Maria Addolorata, si occupano di sostegno a chi è colpito da patologie oncologiche. Per i giovani si tratta di un’opportunità non solo lavorativa, ma anche di crescita umana, civile e culturale».