Di spada a una mano, che il gentiluomo di un tempo portava alla sua sinistra; della spada a due mani, molto più lunga, con la grande impugnatura; di falcione inastato , un grosso coltello montato su un’asta di legno; di picca, di pugnale, ma anche di sciabola e di fioretto; di scherma antica e moderna, si è parlato nel corso del terzo appuntamento degli “Incontri di Cultura”, che si è tenuto nello storico e suggestivo oratorio dell’Arciconfraternita del SS. Rosario e SS. Annunziata di Vietri Sul Mare, organizzato dai direttori artistici de “La Congrega Letteraria”, Antonio Gazia e Alfonso Mauro, con la collaborazione di Francesco Citarella, coordinatore de “La Rete de “La Congrega Letteraria.
A parlare di scherma antica è stato il dottor Marco De Filippo, Maestro di scherma storica nella Federazione Italiana di Scherma, Dottore di Ricerca in Storia Medioevale all’Università Federico II di Napoli, fondatore de “La Compagnia della Rosa e della Spada” che ha anche partecipato alle riprese di alcune trasmissioni del canale televisivo “History Channel” visibile su Sky. “ Attraverso lo studio di antichi documenti, testi e fonti iconografiche, abbiamo ricreato abbigliamenti ed equipaggiamenti del periodo storico che va dall’XI al XV secolo e ricostruito le tecniche di combattimento in uso nel basso medioevo “ ha spiegato il dottor De Filippo che ha anche raccontato che il nobile gentiluomo napoletano, Marc’ Antonio Pagano, fu l’autore del primo trattato sull’Arte delle Armi a noi pervenuto: ” Lo stampò nel 1553. Fu il primo scritto in forma di dialogo nel quale si parla di lotta, dell’uso della spada e delle guardie; delle tecniche del combattimento con la spada; della spada a due mani ed anche dell’equipaggiamento che dovevano usare i duellanti”. A questo proposito il dottor De Filippo ha spiegato che in Italia ci fu un’evoluzione del duello:” Dal duello giudiziario e dal duello cavalleresco si passò a quello d’onore. L’uso del duello si diffuse anche tra tutti gli uomini d’arme e della borghesia cittadina. Nel Regno di Napoli duellavano per onore non solo i nobili, i militari e gli uomini della borghesia, ma anche i popolani che però, a differenza dei gentiluomini, si sfidavano a duello portando con loro i compagnoni: anche fino a cinque e a volte addirittura dieci compagnoni. I duelli si trasformavano in vere e proprie risse da strada. Nel 1540 Don Pedro de Toledo vietò i duelli non regolamentati nel Regno di Napoli punendo con pena capitale i due duellanti, quelli che li accompagnavano, chi portava le comunicazioni segrete di sfida e tutti quelli che erano a conoscenza e non denunciavano. Nonostante queste severe restrizioni molti continuavano a duellare alla “macchia”, in luoghi appartati e poco conosciuti”. Il dottor De Filippo ha anche ricordato che la famiglia Pagano era ben radicata sul territorio salernitano: ” Veniva da una famiglia nobile, di retaggio militare, al servizio della Corte d’Aragona e poi dei Vicerè di Spagna”. Durante la serata l’istruttore di scherma storica: Danilo Golione, e gli allievi Manuel Frallicciardi e Mirko Argento hanno mostrato alcune delle armi medievali riprodotte fedelmente con le quali si sono esibiti in spettacolari scambi di colpi utilizzando le tecniche di combattimento dell’epoca. Presenti anche le schermitrici Fabiana Sica e Federica Falco.
Nel corso della serata si è parlato anche di scherma moderna o sportiva con il dottor Antonio Sanges, noto dottore commercialista salernitano, dirigente del “ Club Scherma Salerno” e presidente della “Polisportiva Salernitana Sporting”, famoso schermidore salernitano che ha conquistato con i colori della storica associazione “Nedo Nadi” la semifinale della Coppa del Mondo di spada:” Era la Coppa del Mondo Mannino a Catania. Per me fu una grande emozione combattere contro i più grandi atleti tedeschi e svedesi. Indossare la tuta dell’Italia è stato per me motivo di grande orgoglio. Conservo gelosamente la coppa che vinsi in quell’occasione”. Il dottor Sanges ha spiegato che oggi, rispetto alla scherma antica, il modo di fare scherma è completamente diverso :” A livello atletico la scherma oggi è più dinamica e aperta anche se molte delle tecniche di combattimento della scherma antica sono state antesignane della scherma moderna. La scherma oggi è lo sport più medagliato alle Olimpiadi. Purtroppo di questo sport come di molti altri, come il canottaggio, il nuoto e la pallanuoto, ce ne ricordiamo soltanto nel periodo delle Olimpiadi. Lo sport è cultura di base: è fondamentale ed importante per migliorare la qualità della vita, per allontanare i giovani da tanti intrattenimenti negativi e da tante problematiche”. (FOTO DI EDOARDO COLACE)
Aniello Palumbo