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da Gianpaolo Lambiase, consigliere comunale Salerno di Tutti, riceviamo e pubblichiamo
Il servizio di Igiene Urbana a Salerno può produrre una vera e propria “Emergenza-Rifiuti”, se non si provvede. Aumenta il grado di “sporcizia” dei nostri quartieri, a fronte di una Tassa sulla “immondizia” che i Salernitani pagano, tra le più alte d’Italia.
La raccolta dei rifiuti a Salerno ha un costo di decine di milioni di Euro e pecca di una frammentarietà forte. Sicuramente in piccola parte deriva da decisioni e competenze “non locali”. Vedi l’obbligo di trasportare l’indifferenziata allo STIR di Battipaglia (impianto di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti) per la produzione di CDR, che viene poi ritrasportato all’inceneritore di Acerra, per essere bruciato.
Ma tutto il resto dipende dall’organizzazione (direi disorganizzazione) che si è data il Comune di Salerno. I soggetti che intervengono per lo “spazzamento” dei quartieri sono tre: gli operai del Comune, la società Salerno Pulita ed una serie di cooperative sociali (di tipo B). La raccolta differenziata “porta a porta” è opera di Salerno Pulita. La raccolta del vetro, le isole ecologiche e la “rimozione ingombranti” sono servizi effettuati dal Consorzio di Bacino Salerno 2.
A tutto ciò si aggiunge la gestione “a perdere” dell’impianto di compostaggio. L’organico lavorato nel Sito di Compostaggio produce un compost che “non ha mercato” (cioè non si vende). I costi elevati del Sito vengono solo parzialmente compensati dalla produzione di energia elettrica recuperata dai biogas generati dai rifiuti e dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto dei capannoni dello stabilimento.
I costi di gestione superano ampiamente la media nazionale. Per non parlare dei costi di realizzazione dell’impianto, che a Salerno raggiunsero una cifra doppia rispetto ad impianti con capacità superiore di trattamento (vedi impianto di Case Passerini a Sesto Fiorentino).
C’è mancanza totale di “regia” che riduca le spese, aumenti il livello di produttività del personale, coordini le attività dei vari soggetti impegnati.
Ho constatato che il settore è dotato di Dirigenti, Funzionari, Impiegati ed Operai (comunali e non) capaci e competenti, che non vengono messi in condizione di dare il “meglio”. Si pensi ai mezzi “scassati” a disposizione degli operatori ecologici comunali.
La nostra comunità ha necessità di servizi più efficienti, che porteranno un risparmio sicuro e di conseguenza tasse locali meno “pesanti” per le famiglie salernitane.
L’Amministrazione Comunale ha il dovere di “sanare” le disfunzioni, i difetti, le carenze dei servizi di “igiene urbana”!
Si lascino da parte accuse di responsabilità pregresse, e si pongano il Sindaco e l’Assessore competente l’obiettivo di avviare a soluzione entro un anno il problema. Sicuramente hanno capacità e possibilità di farlo!