“L’eco della mala politica salernitana è arrivato a livello nazionale. La Procura di Salerno sta facendo luce sul “Sistema Salerno” grazie alle indagini che hanno portato ad arresti eccellenti di un assessore, dirigenti comunali e responsabili di cooperative sino ad indagare il primo cittadino Enzo Napoli, appena rieletto del Comune di Salerno”.
Con queste parole il consigliere comunale Catello Lambiase, eletto in quota Movimento 5 stelle a Salerno, ritorna nuovamente sull’inchiesta “Sistema Salerno”, alla luce degli ultimi sviluppi e in merito alla chiusura delle porte di Palazzo di Città agli operatori dell’informazione.
“L’arroccamento del Comune che impedisce ai giornalisti l’ingresso nella così tanto ammantata “casa di vetro” fino a spostare le conferenze stampa nei bar cittadini, la dice lunga sulla paura che ormai invade l’amministrazione comunale appena eletta che non ha la lucidità per poter amministrare la città in un momento così delicato dove arriveranno i tanti miliardi del PNRR procurati dall’azione del Governo Conte e del MoVimento Cinque Stelle. L’avvocato che difende uno dei maggiori imputati di questa indagine in diretta nazionale fa sapere che il suo assistito nell’interrogatorio secretato “ha detto cose forti” e soprattutto non ha escluso di aver fatto dei nomi: il sistema Salerno sta vacillando e noi del MoVimento Cinque Stelle di Salerno rivendichiamo di averlo combattuto da sempre: nelle ultime elezioni ci siamo esposti, abbiamo messo la nostra faccia contro questo modo clientelare di fare politica che controlla il voto, e con tutte le difficoltà della campagna elettorale siamo riusciti ad entrare in Consiglio Comunale. A chi ci ha accusato di essere “gli ultimi dei Mohicani” – ha ribadito Lambiase – soltanto perché a Salerno abbiamo scelto di non emulare il progetto di alleanze a livello nazionale, non rispondiamo perché ciò che emerge dalle indagini parla per noi: la nostra coerenza nell’essere alternativi al sistema di potere che amministra Salerno da trent’anni non è in vendita e mai lo sarà. Siamo riusciti ad entrare nel Consiglio Comunale, da qui potremo combattere con più vigoria questo sistema e costruire una alternativa valida per i cittadini, basata sulla competenza e sulla trasparenza. Lo faremo anche per chi vorrebbe picconare questo sistema senza il coraggio di metterci la faccia”.