“Se tante formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante” con questo antico proverbio del Burkina Faso ricordato dal dottor Vincenzo Capuano, presidente del “Rotary Club Salerno Picentia”, è iniziata la serata organizzata all’Hotel Mediterranea di Salerno per ricordare i tanti progetti realizzati dal Club rotariano durante l’anno sociale come il progetto “Hope Garden” che, con un investimento distrettuale di ventimila euro sta portando a termine la realizzazione di un sistema Agro-Silvo-Pastorale in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri al mondo, nel villaggio di Niaogo, caratterizzato dall’integrazione degli alberi da frutto con la produzione di foraggio e bestiame:” Tale sistema ha il potenziale di aumentare sensibilmente la produzione agricola sul lungo periodo. In una vasta area di oltre cinquecento metri quadri, recintata, stiamo installando una grande cisterna di acqua, piantando una notevole quantità di alberi, una coltivazione di verdure e un allevamento di animali” ha spiegato Capuano che ha ricordato anche un altro importante progetto:” Voci dall’universo minorile”, organizzato presso la chiesa di Sant’Eustachio dal “Rotary Club Salerno Picentia”, in collaborazione con il Magistrato Minorile Antonella Troisi e con gli altri Club Rotary cittadini , che ha visto protagonisti circa cinquanta bambini e ragazzi fino ai 18 anni che hanno recitato poesie, danzato, cantato, presentato i loro disegni e dei video realizzati con l’aiuto degli operatori, nei quali hanno raccontato , con nomi di fantasia, le loro tragiche storie ,commuovendo ed emozionando i tanti presenti:” Storie di maltrattamenti, di violenze, di abbandoni, esperienze traumatiche vissute da alcuni ragazzi che spesso vivono in contesti familiari di estrema povertà. C’è poca attenzione sull’infanzia e noi abbiamo voluto lanciare un messaggio: quello di prestare attenzione a questo mondo, a sostenere e prendersi cura di questi bambini, di questi ragazzi. È fondamentale dare ascolto alle voci che ci circondano. Essere sordi alle voci del prossimo fa di noi uomini isolati e poco utili alla comunità” ha spiegato Capuano che ha ricordato anche l’organizzazione della XIX edizione del “Premio Carmine Sica”, dedicato al professore di Matematica Applicata alla Finanza e alle Assicurazioni, nelle Università: “Federico II” e “Parthenope”di Napoli e di Salerno; socio fondatore e primo Presidente del “Rotary Club Salerno Picentia”, vinto quest’anno dal ventiquattrenne dottore napoletano Raffaele Clemente Petrella, per la sua tesi di laurea intitolata “Misurazione e Controllo del Rischio di Longevità :Sfide ed Opportunità” con la quale si è laureato in “Scienze Statistiche, Attuariali e Finanziarie” presso l’Università Parthenope di Napoli. Il dottor Capuano ha ricordato la donazione di un apparecchio audiometrico per la rilevazione precoce dei difetti uditivi nel neonato, al Reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera di Salerno, diretto dalla dottoressa Maria Grazia Corbo, grazie all’impegno e al sostegno dei soci Giuseppe Pizzuti e Roberto Napoli, e anche il convegno organizzato nella “Sala del Consiglio” della Provincia di Salerno in interclub con i Club rotariani salernitani per analizzare i vari aspetti della salute e le nuove sfide sociali, fisiche ed emotive per la salute. Il dottor Capuano ha ricordato, inoltre, i tanti progetti realizzati insieme agli altri Club Rotary salernitani i cui presidenti erano presenti in sala, presentati dal segretario Raffaele Tesauro Olivieri: Umberto Maria Cioffi (Rotary Salerno), Sabato Cuozzo (Salerno Duomo), Camillo De Felice (Salerno Est), Antonino Sessa (Salerno Nord dei Due Principati), Ugo Sorrentino (Rotary Cava de’ Tirreni). Il motto di quest’anno è “Fare Insieme” e noi abbiamo provato a farlo. Il presidente Capuano ha consegnato una Paul Harris, il più ambito riconoscimento del Rotary, alla dottoressa Rosalba Leo e all’artista Rosa Cuccurullo per il contributo da loro dato per la realizzazione dei progetti realizzati in Burkina Faso.
L’Onorevole Alfonso Andria, presidente del “Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali” di Ravello, da rotariano rivolto ad un pubblico di rotariani, ha trattato il tema de “L’Altro”, affidatogli dal presidente Capuano, in modo profondo e articolato, sottolineando l’importanza della persona:” A cui restituire la centralità che merita, oggi più di ieri, mentre gravissimi rischi di ogni genere suscitano fondata preoccupazione nei singoli, nelle famiglie, nelle comunità dentro e fuori il Paese: la persona come “l’altro” da me, la persona svantaggiata, oppressa, immigrata, prigioniera, sofferente, indigente; la persona sempre più isolata, sempre più sola!” Il Presidente Andria ha richiamato anche le lettere encicliche di Papa Francesco:” Laudato si’, sulla cura della casa comune: la Terra, del 2015, e “Fratelli tutti”, sulla fraternità, l’uguaglianza e l’amicizia sociale, del 2020. “Cos’è la vera inclusione se non nasce da un’idea di relazione? E cos’è la democrazia se non relazione inclusiva delle differenze senza pretese ‘a priori’ di fusione o primazie? La guerra, le guerre, le quotidiane stragi di innocenti, la cancellazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, della memoria individuale e collettiva. La cancellazione del futuro!” L’onorevole Andria, commosso, ha ricordato quel bambino di tre anni, Aylan Kurdi, trovato morto con una maglietta rossa, i pantaloncini e le scarpette ancora ai piedi, sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia:” Uno spettacolo straziante che rappresenta l’inizio della fine. Questo bambino rappresenta il simbolo del dramma dei migranti, molti dei quali sono nei fondali del nostro mare”. Andria ha concluso la sua conversazione parlando di comunità umana e di solidarietà, leggendo poi poche righe del libro “Le parole per dirlo” scritto ‘in limine mortis’ da Franco Di Mare: “Ancora oggi ci confermiamo comunità umana ogni volta che riusciamo a leggere il bisogno negli occhi di un altro e lo aiutiamo a sottrarsi alla propria assenza.” Durante la serata è stato presentato, dal Past President Antonello Sada, un nuovo socio del Club, l’avvocato Nino Nigro. Le conclusioni sono state affidate al Governatore del “Distretto Rotary 2101”, Ugo Oliviero, che, insieme all’Assistente Tony Ardito, ha consegnato al presidente Capuano una Paul Harris per il lavoro svolto durante l’anno:” E’ stato il presidente di un Club molto attivo che ha realizzato progetti importanti sia per le comunità locali, sia per quelle internazionali: Enzo Capuano ha risposto in pieno sia al motto del Presidente Internazionale Gordon R. McInally “Creiamo speranza nel mondo”, sia a quello che è stato il mio motto ” Il Rotary delle Comunità”: Comunità intese come aggregazioni solidali di persone intorno ad un ideale; insieme di persone unite al territorio, dalla lingua, dalla storia comune, che hanno comunione di vita sociale e condividono gli stessi comportamenti ed interessi, che professano la medesima confessione religiosa. Il Rotary deve essere espressione delle Comunità e recepirne i bisogni. Tutti noi crediamo in un mondo dove i popoli, insieme, promuovano cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi. Dobbiamo operare insieme per rendere sempre di più il Rotary un’organizzazione aperta ed inclusiva”.
Aniello Palumbo