Il sacrificio estremo di una donna disposta a cedere alla morte per il suo amato sposo: ecco «Alcesti» di Euripide, lo spettacolo della seconda serata di VeliaTeatro 2016. Domenica 7 agosto (ore 21) per la XIX edizione del festival di teatro antico sull’acropoli del Parco Archeologico di Elea-Velia, in scena è una delle più struggenti e simboliche figure femminili della mitologia greca raccontata dal maestro della tragedia antica. A rappresentare l’opera è la compagnia «Kerkís. Teatro Antico In Scena», in collaborazione con il Corso di Alta Formazione Teatro Antico in Scena dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Per la regia di Christian Poggioni e con la direzione drammaturgica di Elisabetta Matelli,anche traduttrice del testo,docente di Storia del teatro greco e latino all’Università Cattolica di Milano e presidente dell’associazione «Kerkís. Teatro Antico In Scena». A lei è affidata una breve presentazione che precede lo spettacolo.
«Alcesti», prima delle tragedie euripidee a noi pervenute, fu messa in scena alle Grandi Dionisie del 438 a.C. Nel dramma ci sono il valore dell’ospitalità, gratuita e generosa, e lo scontro tra Amore e Thanatos (la Morte) attraverso le vicende di due sovrani tessali, gli sposi Alcesti e Admeto, su cui pende un destino di separazione. Admeto, re di Fere, deve morire. Il dio Apollo, ospite in casa del sovrano, ottiene che un’altra anima scenda negli inferi al suo posto. Solo sua moglie Alcesti è disposta al sacrificio estremo. Lo stesso Apollo vorrebbe che la vita prevalga per chi si è mostrato buono e ospitale, la Morte appare irremovibile.
In un crescendo di pathos si assiste al valoroso proposito di Alcesti che offre la propria vita per la salvezza del marito e della casa, mentre Admeto scopre, dinanzi al vuoto lasciato da lei, la grandezza di un amore per lui insostituibile. Quando tutto appare perduto, sarà un sorprendente anti-eroe, Eracle, personaggio dai tratti comici e grotteschi, ospitato da Admeto nei giorni del lutto, a determinare il lieto fine della tragedia. In cui Euripide riprende il modello eroico epico, rovesciandolo: è una donna che affronta la sfida della morte, mentre l’uomo, disarmato davanti alla morte, resta a piangere l’assenza della moglie.
Le musiche sono a cura di Adriano Sangineto, i canti sono di Lucia Amarilli Sala, le scenografie e i costumi di Dino Serra realizzati presso Zorba Officine Creative, assistente alla regia è Ermelinda Çakalli. Gli interpreti sono: Stefano Rovelli, Giulia Quercioli, Federica Gurrieri, Vito Marco Sisto, Giosuè Vertuccio, Francesca Virtuoso, Federica Scazzarriello, Livia Ceccarelli, Simone Mauri, Vincenzo Politano, Ermelinda Çakalli, Stefano Begalli, Marta Banfi, Francesca Beltrame, Michele Colturi, Federica Dagonese, Annachiara Fanelli, Eleonora Fedeli, Susanna Folegatti, Martina Ravarini, Federico Salvi. L’associazione «Kerkís. Teatro Antico In Scena», fondata e formata da docenti, studenti ed ex studenti dell’Università Cattolica di Milano, ha la finalità di promuovere la messinscena di teatro classico greco e latino, unendo la ricerca alla qualità ed esecuzione artistica.
Questi gli spettacoli delle successive serate di VeliaTeatro 2016, edizione dedicata alla memoria di Mario Untersteiner, insigne filologo e studioso della filosofia eleatica e del teatro antico: «L’Aulularia», dalla commediadi Plauto, a cura di Teatro Boni – Il Cerchio Invisibile – Open Theatre(lunedì 8 agosto); «Trotula quasi magistra», dal romanzo di Paola Presciuttini, a cura del Comitato Pari Opportunità presso la Corte d’Appello di Salerno (mercoledì 10 agosto); «Mostellaria» (La commedia del fantasma) di Plauto, a cura di «Fondamenta Teatri e Teatro» (sabato 13 agosto); «Edipo Re» di Sofocle, a cura di «La Bottega del Pane» (venerdì 19 agosto); «Lisistrata di Aristofane ovvero la Guerra del Peloponneso non si farà», lezione-spettacolo a cura di Giovanni Greco e Maria Cristina Zerbino (domenica 21 agosto); «I Numeri dell’Anima – Dal Menone di Platone», a cura della «Compagnia del Sole» (lunedì 22 agosto).
La manifestazione, organizzata dalla Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge con il sostegno di: Soprintendenza Archeologia della Campania, Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Comune di Ascea, Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, Pro Loco di Ascea; con il patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Campania, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Università degli Studi di Salerno, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Laboratorio Dionysos dell’Università di Trento, Liceo Classico “Giovanni Berchet” di Milano, Comune di Rovereto, Biblioteca Civica “Girolamo Tartarotti” di Rovereto, Istituto di Istruzione Superiore “Parmenide” di Vallo della Lucania.
Botteghino 15 euro; 10 euro per bambini sotto i 12 anni. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso del Parco Archeologico di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. Servizio di trasporto gratuito in autobus da e per Salerno con partenza alle ore 18 da Piazza della Concordia. I biglietti di ingresso si possono ritirare solo presso il botteghino dell’acropoli nelle serate degli spettacoli. Il pubblico potrà rifornirsi gratuitamente di acqua in bottiglie. L’area degli spettacoli è dotata di servizi chimici. Durante il festival è presente un presidio della Croce Rossa Italiana sezione di Agropoli. Info: www.veliateatro.it – tel. 334 3266442 – Facebook Veliateatro – Pro Loco di Ascea tel. 0974 972230 – Arte’m (biglietteria del Parco Archeologico di Elea-Velia) tel. 0974 271016