L’Afghanistan : “Un   Paese dal grande passato, ma senza futuro”, raccontato dal Maggiore Mauro D’Acierno al “Rotary Club Salerno Est”.

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“Le donne Afghane sono leoni addormentati; quando si svegliano possono giocare un ruolo meraviglioso in qualsiasi rivoluzione sociale”. E’ una citazione dell’attivista Afghana Meena Keshwar Kamal, impegnata nella difesa dei diritti delle donne, fondatrice del  movimento femminista  “RAWA” che si è sempre opposto alle forze di occupazione russe e all’occupazione talebana:” Meena, fu rapita e assassinata a Quetta, in Pakistan, a soli 30 anni” ha ricordato il  Maggiore Mauro D’Acierno, Comandante dello Squadrone Comando e Supporto Logistico in forza al “19° Reggimento Cavalleggeri Guide” di Salerno, durante l’incontro organizzato presso il “Saint Joseph Resort” di Salerno dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dalla dottoressa Marilena Montera che ha letto il ricco curriculum del Maggiore  D’Acierno:” E’ stato due volte impegnato in Afghanistan, nel 2011 e nel 2016, è stato  decorato con numerose medaglie e croci commemorative”.

Dopo aver inquadrato geograficamente il territorio dell’Afghanistan: “Ha le dimensioni di poco più di 650 mila metri quadrati, il doppio dell’Italia, con una popolazione, nel 2019, di circa 38 milioni di abitanti.  Presenta un territorio prevalentemente montuoso, per l’80% ha un’altitudine compresa tra i 700 e i 1000 metri  La sua capitale è Kabul”, il Maggiore ha ricordato che la religione principale dell’Afghanistan è quella musulmana, a maggioranza sunnita, e che nel paese si parlano  dieci  lingue diverse:” Quelle ufficiali sono il dari, una forma di persiano, e il pashto. L’estrema frammentazione etnica del paese ha compromesso le capacità del governo centrale di controllare il territorio nazionale”. Il Maggiore D’Acierno, intervistato dal socio Antonio Petroccione,  ha raccontato la grande storia dell’Afghanistan:” Intorno al 330 a.C. i Macedoni furono i “primi occidentali” ad arrivare in queste terre situate nell’Asia Centrale con il giovane Alessandro Magno, il quale aveva intrapreso una campagna di conquista del vasto Impero Persiano. Nel 1219 la regione fu invasa dai Mongoli di Gengis Khan che devastarono il Paese e lo tennero tra varie vicende per circa un secolo. Dal 1370 al 1405 regnò Uzbekistan Tamerlano, il più feroce e sanguinario conquistatore al mondo che la storia ricordi: il suo sogno, diventato realtà, era quello di riedificare il glorioso Impero Mongolo di Gengis Khan. Durante il suo regno furono uccisi 17 milioni di persone. Il moderno Stato afghano nacque nel 1747 quando il Generale Ahmad Durrani, si proclamò scià a Kandahar, impadronendosi di tutta la parte orientale dell’Impero Persiano che coincideva sostanzialmente con i territori degli attuali Afghanistan e Pakistan a cui poi aggiunse il Kashmir ”. Il Maggiore D’Acierno ha spiegato che l’Afghanistan  è stato sin dall’Ottocento al centro degli interessi geostrategici delle grandi potenze:” Con la caduta di Napoleone, la Gran Bretagna e la Russia, dapprima alleate contro la Francia, iniziarono a scontrarsi per il controllo degli immensi territori tra i confini asiatici dell’Impero Russo e l’India Britannica. Nel 1838 gli inglesi lanciarono la Prima guerra anglo – afghana tentando d’imporre un governo fantoccio, ma nel 1842 , a seguito dei continui attacchi da parte degli afghani,  le truppe e i residenti britannici, ben sedicimila persone,  furono costretti a ritirarsi da Kabul. Solo nel 1878 con la Seconda guerra anglo – afghana una forza britannica di circa 40.000 combattenti penetrò in Afghanistan e occupò gran parte del Paese. L’Emiro dell’Afghanistan per impedire l’invasione del resto del paese strinse un accordo e in cambio di una sovvenzione annuale e vaghe assicurazioni di assistenza in caso di aggressione straniera, furono  cedute alla Gran Bretagna, sia  il controllo degli Affari Esteri dell’Afghanistan, sia varie zone di frontiera. Nel 1919, dopo la Terza guerra anglo-afghana che vide l’Afghanistan attaccare le truppe britanniche in India, l’Inghilterra rinunciò ai suoi interessi in Afghanistan che divenne uno Stato indipendente. Il 17 luglio del 1973  Mohammed Daud Khan, cugino del re,  organizzò un golpe che decretò  la fine della monarchia in Afghanistan  e l’inizio della prima Repubblica Afghana che durò fino all’aprile del 1978 quando, con un colpo di Stata si diede vita alla Repubblica Democratica dell’Afghanistan, governata dal leader del Partito Democratico Popolare  dell’Afghanistan, Taraki , che avviò una serie di riforme: bandì l’usura,  riconobbe  il diritto di voto alle donne, legalizzò i sindacati,  vietò i matrimoni forzati e lo scambio di bambine a scopo economico, mise al bando i tribunali tribali e rese pubblica l’istruzione, anche alle bambine che prima potevano andare a scuola. Queste riforme si scontrarono fortemente con le autorità religiose locali e tribali. Nel mese di settembre 1979 Taraki venne assassinato, su ordine  del suo vice primo ministro Hafizullah Amin che lo sostituì alla guida del Paese. L’URSS decise di invadere il Paese e il 27 dicembre del 1979 l’Armata Rossa entrò a Kabul e mise al potere Babrak Karmal. Dopo una lunga campagna di guerriglia dei combattenti mujaheddin a danno delle forze sovietico – afghane, spalleggiati dagli armamenti e dall’appoggio logistico fornito da paesi come gli Stati Uniti, il Pakistan, l’Iran, l’Arabia Saudita, la Cina e il regno Unito , nel 1989, l’intervento sovietico nel conflitto ebbe termine con la ritirata delle proprie truppe. Il 17 aprile del 1992 i mujaheddin costrinsero, dopo vari scontri con le truppe governative, il presidente Mohammad Najibullah alla fuga, e proclamarono la nascita dello Stato Islamico dell’Afghanistan. I mujaheddin delusi dai loro comandanti portarono alla nascita dei talebani che grazie al traffico degli oppiacei acquistarono armamenti con cui condurre una guerra civile conclusasi nel 1996 con la presa di Kabul e la nascita dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan capeggiato dal mullah Mohammed Omar che ottenne l’appoggio anche dell’organizzazione terroristica Al Qaida, capeggiata dal miliardario saudita Osama Bin Laden, giunto in Afghanistan nel 1996. In seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 e ai continui rifiuti da parte dei talebani di consegnare Osama bin Laden, gli Stati Uniti d’America invasero l’Afghanistan con l’obiettivo di porre fine al regime dei talebani ed eradicare al Qaida dal territorio. Riconquistata Kabul, fu instaurato un governo di transizione guidato da Hamid Karzai, ufficializzato il 9 ottobre del 2004 con la celebrazione delle prime elezioni presidenziali da lui vinte. Nel 2014 nuove elezioni videro la nomina a presidente di Ashraf Ghani ed anche l’inaugurazione di una nuova operazione militare, “Resolut Support” nata con l’obiettivo di formare un esercito regolare in grado di fronteggiare autonomamente la guerriglia talebana. A febbraio del 2020,  con la firma dell’accordo di Doha, fu programmato il progressivo ritiro delle forze dell’operazione “Resolute Support”:” Una  volta iniziato provocò una nuova offensiva delle milizie talebane che in poche settimane conquistarono la maggior parte del territorio afghano, entrando a Kabul il 15 agosto del 2021 costringendo alla fuga il Presidente Ashraf Ghani. Nel gennaio del 2022 il governo talebano ha iniziato a richiedere il riconoscimento ufficiale. Sotto il controllo dei talebani  le donne  sono state relegate in casa, a loro è stata vietata l’istruzione,   molte attività ricreative sono state  vietate come ad esempio l’uso della televisione, l’ascolto della musica che non sia religiosa, andare al cinema o a teatro, l’uso dei videogiochi, l’utilizzo di internet e anche di giocare a scacchi e di far volare gli aquiloni ”. Durante la serata sono stati presentati dal Past Governor Marcello Fasano e dal socio Ermanno Lambiase due nuovi soci del Club : il dottor Alfonso Maria  Forte e l’avvocato Michele Landi.

Aniello Palumbo