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“ Ma secondo te questi pesci nell’acquario sono coscienti del loro nuotare in un luogo piccolo , così racchiuso, o pensano di nuotare in un mare infinito? Mentre continuano a girare intorno, si ammazzano per una briciola di pane e poi continuano a nuotare come se niente fosse successo, con la coscienza tranquilla “. A porre questa domanda esistenziale al suo amico Sandro (l’attore Ernesto Fava) è Donato (l’attore Felice Avella) che guarda incuriosito il meraviglioso acquario comprato dal comune amico Elio (l’attore Vincenzo Tota), che lo ha inserito nella sua libreria che contiene molti dei libri scritti da lui, ormai divenuto un famoso scrittore che ha dedicato la sua vita, anima e corpo , alla letteratura. Elio vive la solitudine dello scrittore, rintanato in casa, nel suo studio ingombro di libri, a scrivere; s’incontra solo con i suoi cari amici: Donato e Sandro, con i quali organizza ogni secondo giovedì del mese delle cenette in ristoranti improbabili. La loro è un’amicizia che dura da oltre trent’anni. Durante una serata, a casa di Elio, davanti all’acquario incastonato nella libreria che contiene pesci esotici ai quali Elio ha dato nomi di famosi scrittori: Pirandello, Dostoevskij, Balzac, Majakovskij, i tre amici brindano alla loro eterna amicizia, prima di mettere a nudo le loro sensibilità, prima che si scateni un vero e proprio gioco al massacro durante il quale si buttano addosso tutto il loro fango, ognuno di loro dice all’atro quello che veramente pensa di lui, si scoprono i soprannomi attribuiti a ognuno in sua assenza: Elio, lo scrittore, diviene “Lillino copia e incolla”; Donato, l’infermiere, o almeno presunto tale, viene chiamato dagli altri due “Puffettone” e Sandro, il “tombeur de femmes”, viene chiamato “trapano di legno”. Ognuno di loro scopre verità nascoste per anni, ma in fondo :”E’ proprio questa l’amicizia: conoscere i difetti degli altri , il loro lato oscuro, riderci sopra, e poi dirsi che, tutto sommato, va bene così. Un amico, in fondo, è come uno specchio: ti rimanda l’immagine di te stesso che ti rifiuti di vedere. Siamo noi gli artefici del nostro destino sfortunato e non possiamo prendercela proprio con nessuno e invece accusiamo sempre gli altri” – dice Donato che riflette sul vero senso dell’amicizia che è la vera protagonista della divertente commedia che il regista Marcello Andria ha definito: “Una commedia agrodolce, una commedia brillante che ha anche dei toni velatamente malinconici nella quale raccontiamo dell’incontro di questi tre amici che sono come i pesci dell’acquario di Elio che simbolicamente riproducono le dinamiche psicologiche ed emotive dei tre protagonisti; sono ignari della loro sostanziale condizione di cattività, pesci esotici dalla variopinta livrea si rincorrono, si azzuffano, si contendono accanitamente l’esiguo spazio vitale, per poi ritornare, sconfitti e malconci, alla convivenza forzata. Anche i tre vecchi amici che animano la vicenda, rappresentano tre solitudini che alla fine si abbarbicano l’una all’altra e , dopo essersi dilaniate senza esclusioni di colpi, proprio come i pesci dell’acquario, ritornano al punto di partenza del loro insensato e tragicomico percorso”.
Bravissimi i tre attori salernitani: Felice Avella, Enzo Tota ed Ernesto Fava che per la sua interpretazione di Sandro, ha vinto il premio come migliore attore non protagonista al “Festival Nazionale di Pesaro”: ”Con i miei due amici Enzo e Felice esiste da anni un rapporto di grande sintonia e amicizia”. “L’Aquario” è stata rappresentata in molti festival teatrali nazionali. Ha anche vinto il “Festival di Rovereto” del 2022. “A breve parteciperemo anche al “Festival Nazionale di Gorizia”, a un’importante rassegna teatrale a Verona, ad Ascoli Piceno e a Santeramo in Colle” – ha annunciato Marcello Andria che con la sua regia è rimasto fedele al testo dello scrittore salernitano Claudio Grattacaso, autore di tanti romanzi ed anche di testi teatrali scritti proprio per la “Compagnia dell’Eclissi”, presieduta da Vincenzo Tota. “Ho scritto questo testo circa cinque anni fa” – ha spiegato Grattacaso –“ pensai che questa compagnia potesse metterlo in scena. Vedere ciò che hai scritto, rappresentato sul paco è qualcosa di magico. La regia e gli attori sono abbastanza fedeli al testo: ogni attore interpreta il suo personaggio con le proprie corde personali. Come tutte le commedie anche questa è virata verso il paradosso”. La direzione di scena è stata affidata alla professoressa Angela Guerra, la scenografia è stata realizzata da Luca Capogrosso, il progetto grafico è stato curato da Giulio Iannece, le musiche sono quelle originali di Marco De Simone, scritte per lo spettacolo che è stato molto apprezzato dal pubblico, che si è molto divertito, costituito prevalentemente da soci rotariani salernitani in quanto la serata è stata organizzata dal “Rotary Club Picentia”, presieduto dal dottor Rocco Di Riso, in collaborazione con il “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto dal dottor Raffaele Parlato, e con il “Rotary Club Salerno Nord dei Due Principati, presieduto dal professor Angelo Gentile, come ha spiegato il dottor Rocco Di Riso che ha anche ricordato il motto del Governatore del “Distretto Rotary 2101”, il professor Alessandro Castagnaro: ”Prendersi cura del territorio”. “Questo motto ha anche il significato di prendersi cura delle eccellenze del territorio che ad esso hanno dato e danno lustro” – ha spiegato Di Riso – “Claudio Grattacaso autore del testo teatrale, il regista Marcello Andria e gli attori della Compagnia dell’Eclissi sono un’ eccellenza della nostra città”. La professoressa Angela Guerra ha ricordato che il “Teatro XS”, all’interno dell’Istituto Genovesi, è ormai una importante realtà culturale della nostra città che da quattordici anni organizza anche il “Festival Nazionale “Teatro XS” Città di Salerno”:” Anche quest’anno lo organizzeremo presentando nove spettacoli con compagnie teatrali provenienti da tutta l’Italia: avrà inizio il 5 febbraio con “Il Racconto” di Giorgio Brusco che sarà presentato dalla compagnia teatrale “I Cattivi di Cuore” di Imperia”. Concluderemo il Festival il 7 maggio con la serata di premiazioni e con lo spettacolo a cura della “Compagnia dell’Eclissi”.
Aniello Palumbo