“La Valle dell’Irno è un territorio che storicamente è stato sempre occupato da organizzazioni criminali di tipo mafioso, sia endogene, sia esogene. Riteniamo che la parte delle organizzazioni provenienti dall’esterno si sia esaurita e che vi siano solo soggetti che nascono ed operano sul territorio. Uno degli elementi più importanti da tenere presente quando parliamo di antimafia in questi territori è quello di tenere sotto osservazione le imprese mafiose che sono l’evoluzione della vecchia mafia e che sono il primo elemento di contaminazione economico – finanziario di un territorio. Salerno e la Valle dell’Irno sono assolutamente connotate da queste piccole strutture di imprenditoria mafiosa che spesso operano anche in modo autonomo, ma in stretta connessione con organizzazioni più strutturate”. A spiegare qual è la situazione del territorio della Valle dell’Irno in relazione ai fenomeni mafiosi è stato il Tenete Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Fabio Gargiulo, Comandante della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) Sezione di Salerno, durante il convegno organizzato nell’Aula Consiliare “Gaetano Sessa” del Comune di Fisciano dal “Rotary Club Salerno Nord dei Due Principati” presieduto dal professor Antonino Sessa che ha spiegato l’importanza della tutela della sostenibilità per le imprese :” Senza sostenibilità per le imprese non ci sarà futuro: attrezzarsi alla sostenibilità significa non morire. Questo incontro è la prima tappa di un progetto più ampio che coinvolgerà anche gli imprenditori e i professionisti del territorio”. Il Tenente Colonnello Fabio Gargiulo ha anche sottolineato l’importanza di lavorare in sinergia con tutte le Forze dell’Ordine: “Da qualche anno collaboriamo anche con la Polizia Penitenziaria perché la mafia fa regia dalle carceri. La DIA è stata creata per disarticolare strutture criminali e soprattutto per aggredire i patrimoni della criminalità organizzata”. Il Comandante Gargiulo ha anche parlato dei provvedimenti di confisca e di sequestro attuati dalla Sezione Operativa di Salerno della DIA:” A Salerno e provincia, negli ultimi dieci anni, abbiamo sequestrato beni per un valore di oltre 31milioni di euro e confiscato proventi provenienti da attività illecita per 32milioni di euro” e ricordato che Salerno è ottava in Italia per operazioni sospette, (previste dalla normativa antiriciclaggio, d.lgs. 231/07 e sul ruolo della Procura Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo. n.d.r.):” La Valle dell’Irno fa registrare 1382 operazioni sospette per l’anno 2021 e 1431 per l’anno 2022: Mercato San Severino è al primo posto, seguono Fisciano, Castel San Giorgio e Baronissi”. Il Sindaco del Comune di Fisciano, il dottor Vincenzo Sessa, ha ringraziato il Club rotariano e spiegato che è importante lavorare in sinergia:” Solo con la collaborazione di tutti: istituzioni e associazioni, si può pensare di sviluppare questo magnifico territorio della Valle dell’Irno che è un fiore all’occhiello della nostra Provincia”.
Dopo i saluti alle autorità presenti da parte del Prefetto Vittorio Villari, l’incontro, moderato dal giornalista economico Ernesto Pappalardo, Direttore di “Salerno Economy”, ha visto protagonisti importanti relatori. Il Generale Oriol De Luca, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno ha ricordato quelli che sono i compiti istituzionali della Guardia di Finanza che quest’anno festeggia i 250 anni di storia:” La Guardia di Finanza ha modellato la sua organizzazione grazie agli interventi del legislatore per affrontare al meglio tutte le sfide che si sono presentate: oggi è una moderna Forza di Polizia, economico – finanziaria, che tutela il bilancio degli Enti Locali, dello Stato e dell’Unione Europea. I quasi ottocento finanzieri di Salerno garantiscono e assicurano la sicurezza dei cittadini e delle imprese oneste, contro chi vuole inquinare il mercato legale. Questa è la nostra sfida!”. Il Generale De Luca ha anche spiegato che i reparti speciali utilizzano nuove tecnologie investigative.” Con un accesso informatico siamo in grado di interrogare più di 180 banche dati e con un sistema di georeferenziazione del territorio, siamo in grado di dire anche quali sono le società presenti su un territorio che vanno controllate perché hanno dei precedenti e hanno un più elevato livello di rischio”. Il Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Salerno, Francesco Rotondo, ha parlato della libertà d’impresa:” Segue delle regole precise, ma questa libertà d’impresa non riesce ad esprimersi se l’imprenditore onesto gareggia con un imprenditore che ha alle spalle capitali che paga attraverso il crimine. Per contrastare questo fenomeno abbiamo dei meccanismi giuridici collegati al diritto penale” Il dottor Rotondo ha parlato anche delle misure di prevenzione:” Consentono di verificare i patrimoni accumulati al di fuori di meccanismi legali” e di interdittive antimafia:” Le imprese che hanno subito un contagio mafioso, se vogliono avere rapporti con la pubblica amministrazione devono sottoporsi ad un meccanismo di controllo che verifichi se siano state messe in atto delle attività di autopulizia per interrompere il contagio mafioso”. Il Vicepresidente di Confindustria Salerno, il dottor Pierluigi Pastore, ha spiegato ciò che accade nel mondo degli industriali e delle piccole e medie imprese:” Nella Valle dell’Irno ci sono imprese di primissimo piano. Nel campo degli imprenditori vi è un sentimento di cooperazione con le Forze dell’Ordine. Confindustria è stato uno dei promotori della “White List” istituita presso la Prefettura per rendere più efficaci i controlli antimafia”. Il Vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno, il dottor Giuseppe Gallo, ha ricordato che la Camera di Commercio di Salerno rappresenta 20mila imprese:” Settemila sono nella Valle dell’Irno. L’11 % di queste imprese sono di start-up innovative e questo è un dato positivo perché creeranno nuova occupazione per il futuro”. Il dottor Gallo ha spiegato che anche sul territorio salernitano ci sono aziende in difficoltà:” Spesso lo Stato non consente ad esse di esprimere la propria imprenditorialità. Noi come Camera di Commercio abbiamo stilato un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza però dobbiamo anche dire che in qualche caso vi è una incapacità da parte dello Stato di garantire l’onesto cittadino, come si è verificato con il Superbonus 110%”. Il dottor Cono Federico, Vicedirettore Generale della BCC Monte Pruno, ha portato i saluti del Direttore Michele Albanese e sottolineato l’importanza del ruolo di una banca di credito cooperativo nella realtà locale:” Fondamentale la stretta collaborazione che abbiamo con gli Enti e le Autorità competenti per contrastare la criminalità nell’ambito della tutela e dello sviluppo del territorio. Cerchiamo di contrastare l’illegalità anche attraverso le segnalazioni di operazioni sospette che ci vengono richieste dalla normativa antiriciclaggio”. Le conclusioni sono state affidate all’Onorevole Carmela Rescigno, Presidente della Commissione Speciale Anticamorra e Beni Confiscati della Regione Campania, che ha sottolineato l’importanza della presenza della legalità su un territorio:” Laddove c’è legalità, c’è sostenibilità, crescita, e sviluppo”. A proposito dei Beni Confiscati l’Onorevole Rescigno ha auspicato una revisione della normativa nazionale:” Il tavolo tecnico della Regione Campania sta lavorando per produrre una proposta che possa rendere il percorso di riutilizzo dei beni confiscati più veloce e soprattutto a sostegno dei Comuni e dei Sindaci di quei territori su cui insistono i beni confiscati alla criminalità organizzata. Stiamo lavorando anche alla stesura di una mappatura completa di tutti i beni sequestrati e di quelli confiscati presenti sul territorio della Regione Campania: nella provincia di Salerno i beni confiscati sono in numero inferiore rispetto a quelli presenti nella provincia di Napoli”. Il dottor Gaetano Apostolico, socio e componente del Dipartimento di Economia del Club rotariano , ha spiegato che è stata intrapresa una iniziativa presso le aziende del territorio:” Stiamo diffondendo dei questionari per comprendere qual è la sostenibilità e l’impatto sociale di un’impresa: aspetti questi previsti dai criteri ESG, acronimo di Environmental, Social, Governance, tre elementi chiave per stabilire l’impegno e la capacità delle imprese di diventare “sostenibili” in termini di impatto ambientale, sociale e di governance”. Presenti: il Comandante dei Carabinieri di Mercato San Severino, il Maggiore Carlo Santarpia; il Luogotenente Bruno Sacchinelli, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Fisciano; il Comandante della Polizia Municipale Francesco Della Bella; il Colonnello dell’Aeronautica Militare Antonio Genzano; il Colonnello dei Carabinieri Pietro Paolo Elefante; i Past Governor Marcello Fasano e Salvatore Iovieno e il Responsabile della Comunicazione della Banca Montepruno Antonio Mastrandrea.
Aniello Palumbo