E’ una “Serva Padrona” contemporanea quella che domani (sabato 27 aprile 2019), alle ore 18, sarà presentata nel Refettorio della Certosa di San Lorenzo a Padula.
Partendo dalla trama, che rispetta in l’impianto originario, il M° Antonello Mercurio nel comporre il nuovo divenire musicale ha scelto di intraprendere la strada dell’oggi senza dimenticare il passato, in particolare quello che ha determinato la sua formazione artistica. Nuova e moderna è la regia firmata da Pasquale De Cristofaro. La messa in scena dell’intermezzo in atto unico rientra nell’ultimo fine settimana della ventunesima edizione di Luci della Ribalta, il festival organizzato dal Comune di Padula, con il contributo della Regione Campania nell’ambito del Poc 2014-2020. E così domani sera si potrà rivivere nei suggestivi spazi della Certosa di Padula le vicende di Uberto (Nicola Ciancio), Serpina (Maria Cenname) e Vespone (Pasquale De Cristofaro). Al pianoforte ci sarà Ernesto Pulignano. L’ingresso è gratuito.
“La coraggiosa e bella riscrittura di Antonello Mercurio sul libretto in versione napoletana di Antonio D’Alessandro de La serva padrona prende corpo in una partitura completamente nuova, ricca di suggestioni e atmosfere della migliore tradizione musicale novecentesca – spiega il regista Pasquale De Cristofaro – La trama è molto semplice e segue alla lettera il testo dell’originale libretto. I personaggi sono tre: Uberto, scapolo ricco e allergico al matrimonio, Serpina, la sua serva-padrona capricciosa e intraprendente, e Vespone muto domestico, pedina necessaria al gioco bizzoso tra i due, che si concluderà con un felice epilogo nuziale. Mi è sembrato opportuno, ritornando dopo qualche anno a rimettere in scena questo intermezzo, cedere a un azzardo e trasportare la vicenda nei secondi anni trenta del Novecento. In una provincia napoletana, fascista a modo suo, tra cascami di teatro postscarpettiano, Uberto è un burbero gerarca da operetta, Serpina, una delle tante servette che, arrivate dalla campagna, cerca una sua possibile scalata sociale. Infine, Vespone è un improbabile ma poetico Charlot”.
Domenica 28 aprile (Certosa di San Lorenzo, ore 12), è invece previsto il gran concerto finale con i migliori studenti frequentanti le masterclass di chitarra (Gianluigi Giglio) e di clarinetto (Gaetano Falzarano). Ingresso gratuito. Con le belle pagine, tratte dalla ricca letteratura di questi due nobili strumenti, il festival dice “Arrivederci alla ventiduesima edizione”.
LE MASTERCLASS. Da oggi e fino a domenica (28 aprile 2019) nella Certosa di San Lorenzo, e precisamente nel refettorio della Foresteria Nobile, è in programma la masterclass con Gianlugi Giglio su “Interpretazione e prassi del repertorio chitarristico”. Gianluigi Giglio si diploma in chitarra con il massimo dei voti presso il Conservatorio San Pietro a Majella (Napoli) e, successivamente, consegue con lode il Diploma Accademico di II livello. Parallelamente svolge studi universitari laureandosi in Architettura. Tiene concerti in Italia e all’estero come solista e in formazioni da camera. Nell’ambito della musica contemporanea collabora con il Freon Ensemble (Roma) ad alcune produzioni concertistiche e discografiche partecipando, tra gli altri, all’esecuzione de Le Marteau Sains Maître di Pierre Boulez e alla realizzazione di un CD monografico dedicato a Franco Donatoni. È impegnato da anni nella valorizzazione del repertorio dell’ottocento (attraverso seminari e concerti) guardando alla prassi filologica e facendo uso di strumenti originali. È titolare della cattedra di chitarra classica presso il Conservatorio di Salerno. Negli stessi giorni (Certosa di San Lorenzo, sala dello Speziale), la masterclass con Gaetano Falzarano su “Interpretazione e prassi del repertorio per clarinetto”. Gaetano Falzarano, diplomato in clarinetto al Conservatorio San Pietro a Majella (Napoli) sotto la guida del Maestro R. Di Costanzo, si perfeziona con Jack Brymer, Glen Martin, Alessandro Carbonare e Gaetano Russo. Collabora con l’Orchestra del Teatro San Carlo suonando sotto la direzione di direttori internazionali come G. Kun, D. Oren, P. Maag e Z. Mehta. Vincitore di tre concorsi internazionali incide per la Edi-Pan e per gli studi radiofonici della Rai di Roma. È Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea di Valmontone Fondazione e dal 2003 è docente del corso annuale di perfezionamento in clarinetto (Airola). Tiene regolarmente tournèe come solista e in formazione cameristiche esibendosi in Italia, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone riscuotendo ovunque unanimi consensi di critica e pubblico. Da dicembre 2012 è titolare della cattedra di clarinetto presso il conservatorio ‘Giuseppe Martucci’ di Salerno. E ancora, sempre dal 26 al 28 aprile (Certosa di San Lorenzo, sala Sanseverino), il terzo incontro studio del master di I livello in “Teoria e analisi musicale”, organizzato dall’Università della Calabria in collaborazione con il Gruppo di Analisi e Teoria Musicale (Gatm) con la partecipazione dei docenti Egidio Pozzi, Antonio Grande, Catello Gallotti, Daniele Sabaino. Egidio Pozzi, dopo essersi diplomato in Composizione (indirizzo Musicologico) al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha insegnato Storia della musica nei conservatori e dal dicembre 2014 è Professore Associato al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. La sua produzione scientifica consiste in lavori sull’analisi, sull’ermeneutica e sull’interpretazione musicale, nonché saggi e relazioni sullo stile e la musica della tradizione colta occidentale. Dal 2012 è Presidente del Gruppo Analisi e Teoria Musicale e attualmente è Direttore del Master di I livello in Analisi e Teoria Musicale organizzato dall’Università della Calabria. Antonio Grande ha studiato Composizione con Franco Donatoni e Analisi Musicale con Marco De Natale. Dal 2018 è Direttore della Rivista di Analisi e Teoria Musicale (RATM). Insegna Materie Analitiche al Conservatorio ‘G. Verdi’ di Como ed è docente al Master di Analisi e Teoria Musicale presso l’Università della Calabria. Catello Gallotti insegna Teoria dell’Armonia e Analisi al Conservatorio ‘Giuseppe Martucci’ di Salerno, dove ha anche ricoperto la carica di coordinatore del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione. Dopo i suoi diplomi in Pianoforte e in Musica Corale e Direzione di Coro, si è rivolto agli studi teorico-analitici, sviluppando interessi nell’ambito della forma classica, dell’analisi schenkeriana e della storia e pedagogia dell’armonia. Attualmente, è membro del Comitato Scientifico del Gruppo Analisi e Teoria Musicale (GATM), di cui ha ricoperto per sei anni il ruolo di vicepresidente, ed è vicedirettore della Rivista di Analisi e Teoria Musicale. Daniele Sabaino, diplomato in Pianoforte e in Composizione, laureato in Musicologia e dottore di ricerca in Filologia Musicale, è professore di Modalità e di Storia della musica dei riti cristiani presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia. I suoi interessi di ricerca e le sue pubblicazioni riguardano la filologia musicale e la critica testuale, l’organizzazione dello spazio sonoro e l’analisi della musica medievale e rinascimentale, l’opera di Juan Caramuel Lobkowitz e la musicologia liturgica nella storia e nell’attualità. Per chiudere il lungo week end musicale, da venerdì a domenica (Certosa di San Lorenzo, sala Sanseverino), il seminario su “L’organizzazione dello spazio sonoro nella polifonia del Cinquecento” con Daniele Sabaino dell’Università di Pavia.
GLI ORARI. Masterclass in “Interpretazione e prassi del repertorio chitarristico”: venerdì 15-20; sabato 9-13 e 15-20; domenica 9-11.30.
Masterclass in “Interpretazione e prassi del repertorio per clarinetto”: venerdì 15-20; sabato 8.30-13.30 e 15-20; domenica 8.30-13.30.
Master di I livello in “Teoria e analisi musicale”: venerdì 15-20; sabato 8.30-13.30 e 15-18; domenica 8.30-13.30.
Seminario su “L’organizzazione dello spazio sonoro nella polifonia del Cinquecento”: venerdì 15-20; sabato 9-13 e 15-18; domenica 9-11.30.