“La scuola è viva” è stato il motto della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2017-2018 ,
il 22 settembre in un Teatro Augusteo di Salerno gremito di bambini, giovani studenti, dirigenti scolastici e docenti delle scuole di ogni ordine e grado della città.
L’Orchestra Musicale della Scuola Secondaria di I Grado “Nicola Monterisi” ha aperto le danze con gli inni nazionale ed europeo, accompagnata dal coro di tutti i presenti.
A dare il benvenuto alla scuola salernitana il primo cittadino, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, con l’incoraggiamento a studiare crescendo insieme per il bene comune. E’ poi intervenuta l’assessore comunale all’Istruzione, Eva Avossa che ha ringraziato tutte le scuole cittadine , che partecipano da sempre al progetto di una città educativa con entusiasmo e impegno civico.
Improvvisamente la sala si è trasformata in un villaggio comunità, dove la giovanissima assessora regionale Lucia Fortini, ha esortato gli studenti a rispondere alle sue curiosità , alle sue domande, in un coinvolgimento generale che ha reso protagonisti del palco dell’Augusteo le narrazioni e i racconti di bambini e ragazzi intraprendenti , felici di parlare in pubblico disinvolti , gioiosi .
Loro , i veri attori sociali della scuola, quella militante , impegnata da sempre a tempo pieno, oltre le riforme e i continui cambiamenti di rotta, che rendono quotidianamente la scuola “viva” appunto come i progetti pomeridiani e serali che la Regione ha finanziato lo scorso anno e questo in corso per 25 milioni di euro in 550 scuole campane.
“ C’è bisogno di scuola ovunque e per tempi lunghi” ha affermato la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Luisa Franzese affidando il testimone , in questa staffetta del Buon Anno scolastico, al discorso finale del Governatore della Campania , il Presidente Regionale Vincenzo De Luca .
“Investire nella e per la scuola è necessario per trasmettere valori – ha dichiarato con fervore il Presidente De Luca – perchè decisiva è la conoscenza per combattere bullismo, cyberbulismo, con la consapevolezza e il senso di responsabilità , all’insegna del rispetto come valore dominante, contro ogni forma di violenza”.
L’appello della conclusione di questa mattinata fuori scuola per la scuola alle famiglie e ai giovani è stato infine quello dell’orgoglio di appartenenza e identità, all’insegna della dignità e della libertà che non ha valori economici ma solo etici.” La povertà non è una condizione di cui vergognarsi– ha esortato Vincenzo De Luca in un plauso generale – ma una condizione umana che merita rispetto e solidarietà”.
La scuola ha anche questo compito civile e morale , ascolta, previene il disagio, lo cura , include, integra e ricordarlo a telefonini spenti a centinaia di studenti e docenti è stato oggi davvero necessario tra sguardi reali , applausi ed abbracci accorati, scambiandosi il buon anno sincero.
Gilda Ricci