Il viaggio di Gazzetta di Salerno nel mondo della scuola ci conduce al Liceo Statale Alberto Galizia di Nocera Inferiore. L’Istituto, che ha una lunga e gloriosa tradizione nel territorio dell’Agro Nocerino Sarnese, da tre anni è presieduto dalla dirigente scolastica Maria Giuseppa Vigorito.
Si è concluso con successo il periodo delle iscrizioni al Liceo Statale Alberto Galizia di Nocera Inferiore.
230 gli studenti che nel prossimo settembre entreranno in una prima classe dell’Istituto, distribuendosi tra i diversi indirizzi che esso offre: Liceo delle scienze Umane; Liceo economico- sociale; Liceo scientifico-Scienze applicate; Liceo musicale e Liceo Coreutico.
La dirigente scolastica dell’Istituto Maria Giuseppa Vigorito esterna soddisfatta: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati e per cui lavoriamo quotidianamente con dedizione, e siamo riusciti a comporre la classe del Liceo Coreutico, il Liceo della danza e dell’espressione corporea. Il nostro scopo è offrire qualcosa di alternativo in un territorio depresso economicamente e socialmente.
L’anno prossimo sarà l’anno dell’inglese: ci concentreremo sulla lingua per permettere l’acquisizione concreta degli elementi strutturali e lessicali indispensabili per comunicare e per essere in linea con gli altri paesi europei.”
Successi formativi anche per quanto riguarda l’esito delle prove Invalsi: “i miglioramenti rispetto al punto di partenza sono oggettivi e confermano il fatto che la qualità viene sempre premiata.”
Sta cambiando la scuola, si sta lentamente allineando ai tempi che corrono, cercando di adeguare le proprie risorse alle nascenti esigenze contestuali.
“Ma non è un processo di semplice attuazione-spiega la preside- i numerosi cambiamenti che la riforma scolastica ha comportato per la pubblica istruzione non sempre sono sostenuti da fondi, anzi è questo uno dei principali problemi che bloccano l’istituzione scolastica. La scuola è martoriata su molteplici fronti. Il dirigente scolastico deve essere dotato di incisività nell’approccio alla soluzione, provvedendo alla copertura delle classi in caso di assenze da parte dei docenti, o più in generale guidando in un cammino d’istruzione e formazione le giovani generazioni che sono la speranza del domani.”
Il cambiamento, però, non sempre è gradito, in quanto mette in discussione equilibri e modi di agire.
“La riduzione delle ore-spiega la preside- e il numero elevato degli alunni nelle classi penalizzano la formazione dei ragazzi. L’inconsistenza dei fondi statali ostacola la messa in essere di attività utili ad arricchire il bagaglio culturale degli allievi.”
Con l’avvento della scuola digitale sono mutati anche gli ambienti di apprendimento: i laboratori informatici, linguistici, multimediali, le “reti” didattiche innovano profondamente il modo di “fare scuola” ed, al contempo, richiedono un continuo aggiornamento della professionalità docente.
Il Liceo Galizia abbraccia le attuali esigenze socio-culturali nonostante tutto: inizieranno tra dieci giorni le attività di ristrutturazione e rinnovamento della scuola, possibili grazie a fondi europei e alla tenacia di chi continua a colorare di passione il proprio operato.