Vittoria casalinga per la Salernitana nella trentesima giornata della Serie B. La squadra di Fabrizio Castori ha sconfitto infatti il Brescia di misura. Decisivo il gol di Bogdan al minuto 24, realizzato su assist di Pomilio Lima da Silva
E’ stata una rete siglata da Luka Bogdan a decidere il match tra Salernitana e Brescia. In un confronto che ha visto una certa differenza in campo a livello di conclusioni pericolose, il momento chiave è arrivato al minuto 24 quando Bogdan ha superato irrimediabilmente il portiere avversario. Quel gol, conti alla mano, è bastato per portare in dote tre punti davvero preziosi. Il match, infatti, si è concluso con il risultato di 1-0.
«Con questa vittoria inizia il rush finale del campionato». Fabrizio Castori è entusiasta dopo il successo conquistato dalla Salernitana contro il Brescia. Tre punti che hanno permesso al cavalluccio marino di balzare al terzo posto in classifica, a una sola lunghezza dal Lecce, prossimo avversario dei granata. «È stata una delle migliori prestazioni, la squadra è in grande condizione e questo ci permette di arrivare con fiducia allo sprint finale. Avremo diversi scontri diretti in casa. È vero che non potremo contare sul pubblico ma il fattore campo conta perché si evita la trasferta che richiede un dispendio di energie. La squadra è in forma e questo mi lascia fiducioso perché ora le partite diventano importantissime. Siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista, ci avviciniamo al finale di campionato con le marce giuste. Mancano otto partite, la prossima è contro il Lecce e sarà durissima ma siamo lì anche noi. Vogliamo giocarci le nostre chance, sicuramente abbiamo le carte in regola per essere estremamente competitivi. La squadra è convinta di avere una opportunità importante, il risultato finale è frutto di quello che facciamo di partita in partita e soprattutto in settimana. Quello che conta è la crescita di questo gruppo, oggi abbiamo battuto una squadra forte. Non devo dirlo io, sono i numeri a parlare. Ora approfitteremo di questa sosta per recuperare energie fisiche e nervose, poi vedremo come andrà a finire».
A sorpresa Castori ha lanciato dal 1’ Anderson e Gondo al posto di Capezzi e Djuric. E la mossa ha dato buoni risultati. «Avevo in mente di inserire Anderson per andare ad aggredire l’avversario e lui ha interpretato alla perfezione il ruolo. Gondo sta attraversando un buon momento di forma, ha gamba e riesce a dare ritmo alla squadra. Gli elogi vanno estesi a tutti perché oggi abbiamo fatto davvero una grande partita. Cicerelli seconda punta? In quel momento serviva un giocatore con le sue caratteristiche, si è reso utile nei minuti finali come Kupisz e Schiavone».
Lo scontro diretto in terra salentina sarà preceduto dalla sosta. «Cercheremo di seguire un programma adeguato. Da un lato sarà utile a recuperare forze ed energie però avremo lo scontro diretto di Lecce, contro l’avversario più temibile in questo momento. Dovremo subito riattaccare la spina per arrivare pronti a questo appuntamento. Noi non gestiamo, chi scende in campo deve dare tutto. Gestione è una parola che non fa parte del mio vocabolario. Se un diffidato viene ammonito pazienza, giocherà qualcun altro. L’importante è andare forte e spingere al massimo».
Castori ha, poi, parlato del suo credo calcistico. «La ‘castorizzazione’ è nata tanti anni fa, a Lanciano. Se un allenatore dà la sua impronta vuol dire che incide e che ha una mentalità, una sorta di metodologia che io seguo da anni. Non seguo le mode, me ne frego, ma il mio modo di fare calcio. Alleno da anni e ho sempre seguito la mia linea, il fatto che si parli di ‘Castorismo’ per me è un complimento. Rinnovo? Ora abbiamo altri pensieri per la testa, siamo in ballo e vogliamo ballare. Al resto penseremo dopo. Paralleli con il mio Carpi? Come squadra questa Salernitana è diversa dal Carpi. Ci sono differenze, anche ambientali, ma il marchio di fabbrica è lo stesso. A Carpi ci fu un’esplosione inaspettata di molti ragazzi, vincemmo il campionato a cinque partite dalla fine, subimmo 28 reti. La mentalità è simile ma ci sono delle differenze».
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