Vince il Verona una partita in equilibrio fino all’ultimo, ma che ha visto i padroni di casa reggere dopo il vantaggio nel primo tempo di Ngonge al 31′.
Lazovic scatta sulla sinistra e arriva sul fondo, pallone morbido al centro per Ngonge che arriva in velocità e calcia di prima infilando Sepe.
Salernitana pericolosa nel finale prima con Piatek, che a tu per tu con Montipò si fa ipnotizzare, e poi con Dia che sfiora il gol dal limite.
La squadra di Nicola adesso non può più dirsi tranquilla e deve iniziare a guardarsi alle spalle.
L’allenatore della Salernitana Davide Nicola ha parlato a DAZN dopo la sconfitta dei granata per 1-0 contro il Verona: “Abbiamo fatto un primo tempo contratti in cui abbiamo concesso 20 minuti al Verona. Era una partita da pareggio che deve farci innervosire perchè puoi e devi portarla a casa. Le occasioni le abbiamo avute ma non c’è stata la cattiveria giusta e quindi si accetta. Le altre sconfitte le accetto ma questa no. Non vado sui singoli, nel secondo tempo abbiamo giocato anche col gusto di rischiare, in altre partite abbiamo anche concesso di più, stasera dovevi portare a casa il punto perchè era il punteggio meritato. Il calcio è anche questo, è un momento dove non ci gira molto bene. Dobbiamo fare meglio ciò che stiamo facendo, è una sconfitta che deve darci la spinta necessaria per il nostro percorso. Gol alla prima difficoltà? È stata una costante dall’inizio dell’anno, in alcune occasioni non siamo determinati, poi ci sono anche alcuni errori individuali. Dispiace perchè è una squadra che mi piace e ha qualità che può raggiungere la salvezza. Serve però anche capire che certe partite come quelle di stasera bisogna portarle a casa. Negli occhi dei miei calciatori ho visto rammarico per non aver portato a casa il punto che era meritato. Facciamo sempre autocritica, questa è una squadra che raggiungerà il suo obiettivo, non può vivere di aspettative che la possano limitare nel rendimento. Ci sono momenti in cui può andare bene e altri in cui può andare meno bene”.
Nicola, dapprima esonerato dopo la dèbacle di Bergamo e poi richiamato più per mancanza di alternative che per convinzione, adesso è di nuovo a rischio, si fa già il nome di Leonardo Semplici (già contattato da Iervolino e da De Sanctis nell’immediato post Bergamo ma col quale non si era trovato l’accordo).