Un’altra sconfitta per la Salernitana nella 34a giornata di serie A, all’Arechi sbarcava l’Atalanta di Gasperini semifinalista di Europa League fresca di impresa con il Liverpool ed in piena corsa per un posto in Champions
L’Atalanta mantiene palla e prova ad attaccare, la Salernitana si difende con ordine e nell’unica vera azione d’attacco colpisce con Tchaouna dopo una bella ripartenza. Gli ospiti non inquadrano mai la porta, ma ci vanno vicini in più occasioni in particolare con Miranchuk e Lookman, il migliore dei suoi in questo primo tempo. Pochi palloni giocabili per Scamacca, che non è riuscito a rendersi pericoloso.
Dopo lo spavento del primo tempo, chiuso in vantaggio dalla Salernitana con la rete di Tchaouna, autore di una grande prestazione, la squadra di Gasperini, oggi 300 panchine in serie A, nella ripresa inserisce alcuni dei suoi uomini migliori e inverte le sorti del match. Arrivano, così, prima il pareggio di Scamacca e poi la rete di Koopmeiners.
Buona, comunque, la prova dei campani che, visti oggi, non sembrano meritare la retrocessione ormai certa in serie B.
Stefano Colantuono, tecnico della Salernitana, analizza così ai microfoni di DAZN la sconfitta per 2-1 contro l’Atalanta: “Sono soddisfatto, parto dal presupposto che questa squadra ha fatto dei gol a Liverpool e è venuta con la formazione migliore. Gian Piero è stato sagace, noi abbiamo fatto una grandissima partita, calibrata all’avversario. Sono contento, lo spirito deve essere questo fino alla fine”.
Cosa si sente di rispondere ai tifosi?
“Io non sono nessuno per dire loro cosa fare, normale che ci sia malumore dopo un’annata tribolata. Ma ci sono tutte le carte in regola per ripartire e avere un futuro pieno di soddisfazioni. Ormai sono diventato un uomo della società, alla fine del campionato parleremo per programmare il futuro. Spero di potermi fermare il più a lungo possibile a prescindere dal ruolo”.
Cosa augura all’Atalanta?
“Mi auguro che possa andare avanti e vincere tutto quello che si può vincere per il legame con la piazza e con la famiglia Percassi”.