È terminata ieri la tre giorni con il Maestro Michele Monetta, svoltasi dal 2 al 4 febbraio al teatro La Ribalta di Salerno. Unworkshop intenso ed emozionante che ha arricchito la carriera professionale di tanti ragazzi e attori provenienti da diverse zone d’Italia.
Lo stage di Biomeccanica della Commedia dell’Arte si basa, appunto, su questo genere “nato alla metà del ‘500, uno stile di lavoro che come sappiamo ha sviluppato il professionismo nel campo dell’Arte teatrale. – spiega il Maestro Monetta – Poiché lavora su forme, figure, partiture, maschere, testi, canovacci è un lavoro estremamente pratico; ma questo contiene comunque importanti riferimenti storici e culturali estremamente raffinati come il teatro tardorinascimentale e del Barocco”.
In questi tre giorni il Michele Monetta ha messo al servizio degli allievi la sua esperienza internazionale, portandoli verso l’uso prevalente della maschera, dei tipi delle maschere italiane e cercando di sviluppare un’idea su queste figure fondamentali per la nascita del teatro moderno.
Il Maestro si è lasciato andare anche a qualche considerazione sulla situazione del teatro in Campania: “è un luogo estremamente vivace dal punto di vista della produzione teatrale, eppure manca un aspetto importante come la formazione del pubblico e degli attori stessi, artefici di questo fenomeno”. Carenza qualitativa che secondo Monetta può essere colmata investendo maggiormente sul teatro e meno nello spettacolo. Per concludere ha ringraziato la struttura e lo staff di via Calenda: “sono contento di essere stato ospite del teatro La Ribalta. Quando sono entrato ho pensato alle grandi avventure del Teatro internazionale da sempre nate in luoghi piccoli dove si raccoglie un’energia e una volontà d’arte, sfidando gli ostacoli, le tempeste e qualche volta anche l’indifferenza”.