Seconda classificata alla 73^ edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno, la prestigiosa rassegna organizzata al CineTeatro Augusteo di Salerno dal presidente Mario De Cesare , presentata da Gaetano Stella, affiancato da Andrea Osvàrt e Miriana Trevisan, è stata la regista, sceneggiatrice e scrittrice salernitana Maria Pia Cerulo che ha presentato la sua opera prima “Il pesce pettine”, un film drammatico prodotto dalla “Edesantis Production Film Srl”, girato nel Cilento, che parla di un giovane musicista che vuole realizzare un sogno legato a suo padre e alla terra in cui è nato: diventare un direttore d’orchestra. Il padre è un pescatore di Castellabate, appassionato di musica che sa suonare un unico strumento: un pettine avvolto nella carta velina con il quale compone una melodia ispirata al mare. Insieme ad altri amici del paese forma una band di suonatori di pettine con la quale si iscrive anche ad un importante festival musicale al quale viene prima ammesso e poi escluso. Amareggiato esce con la sua barca, con il mare in tempesta, e muore. Suo figlio, che realizza il suo sogno di diventare un grande direttore d’orchestra, organizza un concerto con soli pettini così come aveva sognato il padre. Il film, da cui è stato tratto anche un libro, vede protagonisti gli attori: Stefania e Amanda Sandrelli, Stefano Masciarelli, Adelmo Togliani, Valerio Di Nardo, Dario Tindaro Veca, Carmen Napolitano, Bruno Colella, Elena De Santis, Pietro Guidarelli, Raffaele Gravina, Genny Fenny, Chiara Ricco e Giuseppe Zinno. E’ stato proiettato con grande successo in prima nazionale a Salerno, durante le giornate del Festival, e sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal mese di gennaio. “Questo è un film sui buoni sentimenti nel quale si parla delle potenzialità positive dell’essere umano. Gli esseri umani sono belli. Anche l’amore in questo film non è visto solo come sessualità, ma come sostegno, complicità, collaborazione, come rispetto profondo dell’alta persona , un legame profondo che rimane immutato nel tempo” ha spiegato la regista salernitana che ha raccontato come è nato il film:” Facevo parte della giuria di un Festival con lo sceneggiatore e regista Ennio De Concini, Premio Oscar 1963 per il soggetto e la sceneggiatura di Divorzio all’italiana di Pietro Germi, al quale raccontai una storia che dovevamo realizzare e che invece non si fece più. Sullo sfondo di quella storia c’era un pescatore che suonava un pettine: quel personaggio mi è rimasto nella mente e poi l’ho sviluppato con il mio film e con il mio libro”.
Mari Pia Cerulo ha maturato nel corso degli anni una grande esperienza nel mondo del cinema: è stata anche assistente alla regia con Lina Wertmuller che pochi giorni fa ha vinto l’Oscar alla carriera:” Ho imparato molto da lei”. Maria Pia Cerulo ha sempre amato il cinema, sin da ragazza, quando frequentava il Liceo Da Vinci di Salerno: ” Alla Facoltà di Lettere e Filosofia della nostra Università mi sono laureata discutendo una tesi proprio su Lina Wertmuller che mi ha ospitato per sei mesi, nella sua abitazione di Roma, per studiare la sua documentazione e intervistarla”. La Cerulo ha anche conosciuto attori come Sofia Loren, Luigi De Filippo e registi come Ettore Scola: ” Ho assistito alle sue riprese di Capitan Fracassa”. Ha anche collaborato con sceneggiatori del calibro di Ennio De Concini, Agenore Incrocci, (nome d’arte Age) e Suso Cecchi D’Amico: ” E’ stata un’esperienza bellissima”. Maria Pia Cerulo sta già preparando la sceneggiatura del suo prossimo film “Tesori”:” Sarà girato tra Salerno, Buccino, Contursi Terme e la Toscana. Gli attori protagonisti saranno Anna Galiena, Nello Mascia e Gea Martire: ci saranno anche attori locali che saranno selezionati attraverso dei provini”. La regista ha anche lavorato come regista per il Giffoni Film Festival e ha insegnato recitazione e sceneggiatura a Salerno, Napoli e Roma :” Recentemente ho fatto un corso di sceneggiatura a Contursi Terme dove è stato realizzato un cortometraggio riguardante un episodio della vita del Beato Mariano Arciero, nato a Contursi nel febbraio del 1707, che ha vinto anche un premio”. “L’Assessore alla Cultura Antonia Willburger ha proposto di organizzare una proiezione del film “Il Pesce Pettine”, con la partecipazione di tutti i sindaci dei comuni in cui si è stato girato, facenti parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: Castellabate, Cuccaro Vetere, Ceraso, San Giovanni a Piro, Casal Velino, Agropoli, Montecorice, Magliano Vetere, Ascea, Stio e Felitto”. Eccezionale la fotografia cinematografica del film curata dal direttore della fotografia Nino Celeste che all’Augusteo ha ricevuto il premio alla carriera.
Aniello Palumbo