A Ravello un breve ma violento acquazzone ha costretto l’organizzazione del Ravello Festival a spostare il concerto dell’Orchestra del Teatro di San Carlo all’Auditorium Oscar Niemeyer. Il debutto di Marco Armiliato in Campania e al Ravello Festival quindi c’è stato ma non sul palco del Belvedere di Villa Rufolo.
All’auditorium, e questo non è un segreto, la bellezza del panorama che fa da sfondo al palco sospeso sul mare del Golfo di Salerno, lascia il posto ad una maggiore gratificazione in termine di suono e di acustica.
Marco Armiliato e i 44 elementi del San Carlo accompagnati nella Città della Musica dal sovrintendente Stéphane Lissner, nel pomeriggio avevano provato sul Belvedere ma i nuvoloni neri che incombevano alle loro spalle non lasciavano presagire niente di buono e infatti… poco prima dell’inizio del concerto il forte temporale ha imposto lo spostamento.
All’Auditorium il concerto, iniziato alle 21, ha regalato una prima parte con due pagine celebri di Shubert: l’Ouverture in re maggiore “im italienischen Stile”, D.590 e l’Ouverture in do maggiore “im italienischen Stile”, op.170, D.591 e una seconda con la Serenata n.1 in re maggiore per orchestra, op.11di Brahms. “Concerto, estivo fresco, con una musica sublime in grado di toccare il cuore. Io sono un romantico per nascita.” Aveva detto Armiliato in un’intervista e così è stato.
Tanti applausi per il maestro e l’orchestra che, anche se non hanno concesso bis, hanno ripagato ampiamente il pubblico di Ravello del disagio dovuto al cambio di location e al maltempo. (ph Pino Izzo e Barbara Vittoria Vitale)