“Il re delle fritture di pesce chiama a raccolta i sindaci del suo feudo e tutti accorrono alla sua corte in tempi da guinness. Dal lancio di una stravagante quanto singolare petizione popolare, organizzata per sponsorizzare la sua candidatura in Parlamento, sono trascorsi appena tre giorni e i risultati sono oltre ogni aspettativa: 470 firmatari tra sindaci, assessori, consiglieri comunali, segretari di circolo, fuochisti e macchinisti. Tra quei nomi ci sono tutti, o quasi, quei personaggi che affollavano la sala conferenze dell’hotel Ramada il 15 novembre 2016, nelle ore in cui il governatore De Luca dettò le norme di comportamento a favore del sì al referendum costituzionale. Invitando tutti a emulare lo stile clientelare-politico del buon Alfieri. Nacque il ‘patto delle fritture di pesce’. Che se non bastò a Renzi per far approvare la sua riforma, potrebbe tornare oggi utile a lanciare la volata di Alfieri verso uno scranno romano. A meno che De Luca non gli riservi una contentino al prossimo rimpasto di giunta”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Gennaro Saiello.
“Ad Alfieri e al suo Pd, di cui non siamo mai stati complici come qualche dirigente di Forza Italia vuole strumentalmente far credere – sottolinea Saiello – ribadiamo l’appello lanciatogli nei giorni scorsi dai nostri esponenti salernitani, auspicando che iniziative dello stesso tenore e successo le metta in campo anche per questioni che attengono la vivibilità dei cittadini campani. E che riservi parte delle energie spese nella sua corsa verso la capitale, anche per sostenere la battaglia di quanti, come il Movimento 5 Stelle, si stanno mobilitando affinché non cada nel dimenticatoio il caso Vassallo.”