Lunedì 22 gennaio alle ore 10,30 gli studenti con una rappresentanza delle classi dei vari indirizzi di studio incontreranno in Aula Magna Egidia Beretta , mamma del giornalista Vittorio Arrigoni, giornalista e volontario attivista rapito e ucciso a Gaza nella notte fra il 14 e il 15 aprile di cinque anni fa. Del suo omicidio fu accusata una cellula salafita che esigeva la liberazione di uno sceicco detenuto da Hamas e altri militanti jihadisti. Cinque anni nei quali la figura e le parole di Vittorio hanno continuato a diffondersi e di cui la madre si è fatta portavoce.
“Ho iniziato ad essere chiamata subito dopo la morte di Vittorio – racconta la signora Beretta – poi, quando alla fine del 2012 è stato pubblicato il mio libro Il viaggio di Vittorio, gli inviti si sono moltiplicati. Mi chiamano associazioni, centri sociali, biblioteche, comuni e io vado, perché anche questo è un segno che Vittorio è ancora presente, c’è molta gente che ancora gli vuole bene. Ovunque, però, cerco non solo di raccontare Vittorio, ma anche di fare quello che lui farebbe se fosse ancora vivo: parlare della Palestina, perché Vittorio ha fatto la scelta radicale di mettersi a fianco degli indifesi, dei deboli, degli oppressi. Io narro anche tutti i viaggi che Vittorio ha fatto prima di arrivare in Palestina, che hanno contribuito a fargli prendere quella strada. Tutti i popoli, la gente che ha incontrato gli hanno donato ciascuno qualcosa, lo hanno reso più cosciente e responsabile, lo hanno aiutato a capire quale parte scegliere per essere un uomo vero, quale lui ambiva essere: Vittorio l’ha scelta senza tentennamenti ed è rimasto fedele fino alla fine, tra le minacce e le intimidazioni”.
Giornalista, Arrigoni chiudeva i suoi reportage dall’enclave palestinese con il motto “Stay Human“, “Restiamo umani”, messaggio chiave della sua esperienza. Era uno dei tanti giovani che dedicano energie e anni di vita agli altri.
Gli studenti incontreranno la madre di Vittorio per capire, per saperne di più, per dialogare con lei e per approfondire durante , quelle che il MIUR prevede come ore “obbligatorie” di Cittadinanza e Costituzione argomenti delicati, complessi , tra impegno civile e scelte di vita. Una lezione fuori classe con i loro docenti, che già in questi mesi hanno affrontato le dinamiche storico-sociali e che con la testimonianza di Egidia Berettta sicuramente trascorreranno un’ora di lezione speciale per non dimenticare.
Questa giornata rientra nella settimana dedicata alla Pace e al dialogo , nel ricordo dei crimini contro l’umanità. L’opportunità offerta alla scuola e alla cittadinanza da parte di don Pietro Mari e la comunità di Casa Nazareth e di don Ciro Torre con “Gesù Redentore” è un’occasione unica che il Liceo “Alfano I” ha accolto con entusiasmo.
Il giorno 24 la mamma di Vittorio incontrerà la cittadinanza presso il Centro Sociale di Salerno alle ore 19,30 dopo aver incontrato anche gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Rita levi Montalcini”.