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Alla fine il derby d’Italia ha dato il suo verdetto, come sempre espresso sul campo: l’Inter di quest’anno è di un’altra categoria, e la Juve è destinata a finire il campionato alle spalle dei nerazzurri, a meno di miracoli “last minute”. Nonostante il risultato di misura, i bianconeri hanno dato la sensazione di non essere ancora all’altezza dell’Inter che, con tutta probabilità, a questo punto certifica la fuga con vista sulla seconda stella. Ma la Vecchia Signora ha ancora un secondo posto da difendere, con le unghie e con i denti.
Addio al sogno scudetto: la Juve a -4
La sconfitta contro l’Inter brucia, più che altro perché di fatto ferma la rincorsa che la Juve – da diversi mesi a questa parte – aveva avviato per inseguire il sogno scudetto. Un recupero progressivo che aveva spinto gli addetti ai lavori a parlare di vera e propria impresa, ma che alla fine ha spinto la Juve a -4, in attesa che l’Inter recuperi la partita mancante. In sintesi, nel caso i nerazzurri dovessero vincere il recupero contro l’Atalanta, la squadra di Allegri scivolerebbe addirittura a -7 in classifica, con l’Inter oramai lanciata verso una fuga in stile Napoli lo scorso anno.
Il derby d’Italia, come dicevamo, ha visto prevalere gli uomini di Simone Inzaghi. Una vittoria arrivata “di corto muso”, con un 1-0 che sostanzialmente conferma quanto previsto dagli addetti ai lavori sin dall’inizio del campionato: sono i nerazzurri i grandi favoriti delle quote Serie A per lo scudetto, con i bianconeri secondi (ancora una volta) in graduatoria. La partita ha visto l’Inter dominare per 20 minuti abbondanti nel primo tempo, e certificare questa supremazia con l’autogol di Gatti, nonostante un paio di pericoli firmati dai bianconeri. Di fatto, però, Sommer non ha dovuto effettuare nessuna parata nei 90 + 5 di recupero.
Un vero peccato, perché l’Inter non ha fatto calcoli e se l’è giocata a viso aperto. Un paio di episodi avrebbero potuto indirizzare diversamente la partita, ma i bianconeri non sono stati in grado di sfruttare alcune occasioni auree. Basti pensare allo stop sbagliato da Vlahovic che, ancora sullo 0-0, avrebbe potuto portare i bianconeri in vantaggio.
Resta ancora il secondo posto (e la Coppa Italia)
La stagione, ovviamente, non si conclude qui. La Juve da un lato abbandona con tutta probabilità ogni chance scudetto, ma c’è ancora un secondo posto da difendere, più prezioso che mai. Dietro il Milan ha recuperato 3 punti, portandosi a -4 dai bianconeri, nonostante tutte le sue difficoltà e una difesa che fa acqua da tutte le parti (sono addirittura 27 i gol subiti dalla retroguardia rossonera). In altre parole, la Juventus deve tenere alta l’asticella dell’attenzione.
Un premio di consolazione potrebbe provenire dalla Coppa Italia, assolutamente alla portata della squadra capitanata da Max Allegri. A marzo si giocherà la gara d’andata delle semifinali contro la Lazio: l’imperativo è provarci, per regalarsi almeno un trofeo dopo le difficoltà dello scorso anno.